Reggio Calabria, Generazione futuro (Fli) sulle dimissioni di Angela Napoli

"Le dimissioni formalizzate in atto, nella giornata di sabato, dall’on. Angela Napoli di fatto non ci stupiscono. piú volte durante il corso del suo mandato da coord. Regionale Calabrese, la stessa aveva manifestato i propri malumori, generando diatribe interne culminate poi con l’abbandono silente di gran parte degli iscritti, i quali non condividevano l'atteggiamento arrogante imposto". A scriverlo, Giuseppe Cantarella, responsabile provinciale di Generazione Futuro di Reggio Calabria.

"Ci permettiamo però, una ulteriore analisi per poi tacere, chiudendo il triste capitolo. In primo luogo - continua Cantarella - ci sentiamo in obbligo di precisare, che in questo partito, ci sono giovani e meno giovani, che quotidianamente a proprie spese, quindi senza alcun rimborso, si impegnano in assoluto silenzio per sviluppare le idee, le tematiche la politica di FLI, seppur con grande difficoltà, visto il periodo certamente infelice per il partito. Le connivenze e i legami volutamente evidenziati dall’on. Napoli durante la propria conferenza ci mortificano ed allo stesso tempo sottolineano come il dissidio dall’ex coord.

Regionale, non sia quindi politico, quanto personale, basato, cioè, su un evidente contrasto tra l’attuale governatore Scopelliti e l’On. Napoli. Allo stesso tempo, ricordiamo che le premesse per cui si è dato vita al Fli e alla sua sigla giovanile, certamente non sono quelle di far riallocare qualche “fuoriscito” politico e/o ex parlamentare, conferendo ad esso/i nuove candidature bensì quelle di realizzare una politica nuova, che veda nei e per i giovani un motivo di crescita e sviluppo. Le patetiche schermaglie, sistematicamente diffuse a mezzo stampa, ledono quindi gli obiettivi del partito minando, come se non ci fosse bisogno, il progetto e il lavoro dei rimasti quanto la credibilità di chi senza altri fini, ci ha creduto e ci crede ancora. In ultimo - conclude - specifichiamo, che ad eventuale replica non seguiranno risposte, noi come sopra scritto, preferiamo il faticoso e non retribuito sacrificio silenzioso al chiacchiericcio polemico".