Dia, De Felice: inizio da Reggio, primo capoluogo sciolto per mafia

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"Ho iniziato da Reggio Calabria, al di là del banalissimo motivo affettivo, soprattutto perché la città è il primo capoluogo di provincia che viene sciolto per infiltrazione mafiosa, e quindi ho valutato che fosse un motivo pregnante che giustificasse la prima uscita quale direttore nazionale della Dia". Così ha esordito Arturo De Felice, reggino, nuovo direttore nazionale della Dia, nel corso della conferenza stampa tenuta a mezzogiorno al Centro operativo di Reggio Calabria, spiegando la scelta di Reggio Calabria per la sua prima uscita in pubblico. Nel corso degli incontri istituzionali tenuti ieri e oggi, ha aggiunto De Felice, "ho trovato unanime apprezzamento per l'operato della Dia in generale e del centro operativo di Reggio Calabria".

"La Dia è la sintesi delle tre forze di polizia e che vedrà tra poco la convergenza di una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenziaria. Penso che con l'inizio del prossimo anno ciò avverrà" - ha annunciato il neo direttore nazionale della Dia, nel corso della conferenza. De Felice ha anche chiarito che la presenza degli uomini del Corpo Forestale e della Penitenziaria sarà in misura ben minore rispetto all'attuale percentuale di Carabinieri, poliziotti e finanzieri di cui la Dia è composta.

"La guerra continua e Reggio Calabria è una priorità per la Dia" - ha detto ancora De Felice alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina a capo del corpo interforze. In occasione del ventennale della nascita della Dia, De Felice ha tracciato anche il bilancio dell'attività del Centro operativo di Reggio Calabria, diretto dal colonnello Gianfranco Ardizzone, e che dall'inizio dell'anno ha già permesso di confiscare beni per un valore di 146 milioni di euro. "La guerra continua - ha affermato De Felice - ed è anche un messaggio che lascio a uomini e donne che operano in questa difficile sede, la direzione nazionale sarà sempre al loro fianco e faremo tutto il possibile per non far dire che un'indagine non si porta avanti per mancanza di uomini e mezzi. Reggio non soffrirà mai di queste problematiche finché sarò io il direttore".

Confermato l'impegno dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria per i lavori di riqualificazione del Centro operativo Dia - ha annunciato il direttore nazionale della Dia, che ha ringraziato il prefetto Vincenzo Panico, a capo della triade insediata al Comune dopo lo scioglimento per contiguità con la 'ndrangheta, "per la grande disponibilità manifestata nell'affrontare da subito il problema logistico della sede Dia di Reggio Calabria". "L'amministrazione comunale - ha aggiunto De Felice - pur tra mille difficoltà ha confermato gli impegni pregressi, e già impegnati come spesa - ha sottolineato il direttore - per ridare dignità all'esterno della sede".