Lea Garofalo fu bruciata, ritrovato in Brianza il corpo carbonizzato

Crotone Cronaca

Il corpo di Lea Garofalo sarebbe stato ritrovato carbonizzato in un campo della Brianza. Sarebbe, dunque, ad una svolta l’indagine nella quale, in precedenza, si ipotizzava che il corpo della giovane collaboratrice di giustizia fosse stato sciolto nell’acido. Insieme al corpo della donna sono stati ritrovati alcuni oggetti che ne rivelerebbero l'identità, anche se per avere la certezza assoluta bisogna attendere l'esame del Dna.

La scomparsa della donna è avvenuta nel 2009 e per il suo omicidio sono state condannate sei persone, fra cui l'ex marito e l'ex fidanzato della figlia. Per i suoi aguzzini, a marzo i giudici avevano dato l'ergastolo, con l’accusa di aver attratto la donna a Milano assieme alla figlia 17enne, Denise, per poi eliminarla.

In particolare, era stato il marito, Carlo Cosco, a chiamare a Milano Lea, per parlare del futuro della figlia. Al loro arrivo a Milano, madre e figlia furono allontanate, dandosi appuntamento alle 23 alla stazione Centrale, dove avrebbero dovuto prendere un treno per tornare a casa, a Petilia Policastro, nella frazione Pagliarelle (Crotone). All’appuntamento con la figlia, però, Lea non si presentò mai perché, dopo essere stata torturata per farle rivelare ciò che aveva detto agli inquirenti sul clan familiare, è stata uccisa.

Il suo corpo non era ancora mai stato ritrovato, tanto che nella frazione Pagliarelle fu celebrato un funerale senza bara. Questa circostanza aveva fatto propendere per l’ipotesi che il corpo fosse stato sciolto nell’acido. Adesso la svolta, con il ritrovamento del corpo bruciato in Brianza.

h 13.32 | C'erano anche dei monili, tra cui anche una collana, accanto alle ossa ritrovate in un campo in Brianza che dovrebbero appartenere a Lea Garofalo, la pentita di 'ndrangheta sequestrata e uccisa la notte tra il 24 e il 25 novembre 2009. Stando ai primi riscontri le ossa apparterrebbero ad un corpo femminile e, confida un investigatore, c'e' una "elevatissima probabilità" che si tratti dei resti della Garofalo. Il ritrovamento e' avvenuto circa un mese fa. La donna, che si pensava fosse stata uccisa ca colpi di pistola, sarebbe stata invece strangolata e poi bruciata dai suoi killer, e non sciolta nell'acido, come si era ritenuto fino a questo momento. Nell'aprile scorso, Carlo Cosco e i fratelli Vito e Giuseppe, cosi' come Rosario Curcio, Massimo Sabatino e Carmine Venturino, erano stati condannati all'ergastolo per questa vicenda. Vi sono poi state novità nelle indagini che hanno permesso agli investigatori di mettersi sulle tracce dei resti della Garofalo.

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