Scienza: abbiamo cervello più grande grazie alla cucina

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Cucinare il cibo avrebbe aiutato i nostri antenati a espandere il volume del loro cervello. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", infatti, ha calcolato i costi energetici necessari alla crescita di un cervello più grande e dell'organismo di un primate. A quanto si è scoperto, i nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza energia dal cibo in modo da ampliare il numero dei neuroni del proprio cervello di tre volte rispetto a gorilla, scimpanzé e oranghi, semplicemente cucinando il cibo.

"Se si mangia solo cibo crudo, non si hanno a disposizione abbastanza ore in un giorno per trarne calorie sufficienti a sviluppare un cervello grande" ha spiegato Suzana Herculano-Houzel, neuroscienziata dell'Università Federale di Rio de Janeiro, in Brasile, "Possiamo permetterci più neuroni proprio grazie alla cucina". Il cervello umano possiede più neuroni di quello di qualunque primate: in media, 86 miliardi contro circa 30. Questi neuroni in più comportano però un consumo di energia maggiore, e il nostro cervello consuma il 20 per cento dell'energia del corpo quando è a riposo, contro solo il 9 per cento dei primati. Nel nuovo studio, gli scienziati hanno scoperto che la dimensione del cervello è direttamente legata al numero di neuroni, e questo è direttamente collegato alla quantita' di energia necessaria per alimentare il cervello.

Inoltre, i ricercatori hanno calcolato il numero di ore al giorno necessarie a primati e umani per mangiare abbastanza calorie dal cibo crudo per alimentare il cervello: 8,8 ore per i gorilla, 7,8 ore per gli oranghi, 7,3 per le scimmie e 9,3 ore per la nostra specie, Homo sapiens. Questi numeri mostrano che vi è un limite massimo alla quantità di energia che i primati possono ottenere da una dieta di cibi crudi. Ma gli esseri umani, sostengono gli scienziati, hanno aggirato questo limite. "Il motivo per cui abbiamo più neuroni rispetto a qualsiasi altro animale è che la cucina ci ha permesso un cambiamento qualitativo, un aumento delle dimensioni del cervello. In cucina siamo riusciti ad aggirare la limitazione di quanta energia si può trarre in un giorno dal cibo" spiega Herculano-Houzel, che aggiunge: "se Homo erectus non avesse un giorno giocato col fuoco, il nostro cervello sarebbe ancora delle dimensioni di quello di una scimmia".