Giovane Italia Cosenza: la disonestà invade le nuove generazioni della politica

Cosenza Politica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma Gioventù Italiana Federazione di Cosenza in merito alle primarie del PdL indette dall’organizzazione giovanile del partito.

“Mentre in Italia il PdL lentamente procede verso l’autodistruzione, tra tangenti, corruzione e malavita, nella nostra regione esiste una nuova generazione di “politicanti” collocati sulle poltrone con i soliti discutibili sistemi. È il caso della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del PdL, che recentemente ha indetto online delle votazioni primarie per chi avesse avuto la voglia e il desiderio di candidarsi alla Camera e al Senato in vista delle prossime elezioni politiche. Queste primarie, a loro dire, avrebbero dato spazio e voce alla base del partito. E sempre secondo le intenzioni di chi ha indetto l’iniziativa, avrebbero scrollato, via Internet, un vecchio sistema di definizione delle candidature, secondo cui i prescelti in Parlamento sono calati dall’alto senza un riscontro effettivo da parte della base. Un modo nuovo e innovativo di selezionare la classe dirigente di un partito introducendo uno spirito più democratico nella scelta dei candidati. Almeno secondo i proponimenti degli organizzatori. Fin qui una lodevole iniziativa, anche se abbastanza fumosa e campata in aria. Ma all’apertura delle primarie è emersa immediatamente la prima anomalia. Il presidente della Giovane Italia calabrese si era inserito in prima linea tra i candidati più o meno noti della lista, innescando già in partenza un conflitto di interesse in quanto le stesse primarie, goliardiche per quanto fossero, sono state incluse nello stesso sito dell’organizzazione giovanile calabrese. Gestito ovviamente da loro stessi. Come era logico che accadesse, il “rampante” presidente dei giovani pidiellini calabresi ha sbaragliato tutti posizionandosi al primo posto e lasciando un notevole scarto di voti ai restanti partecipanti. Ma la storia non finisce qui. Dopo circa una settimana, una candidata di nome Francesca Greco, una giovane militante del partito, è riuscita a stupire un po’ tutti racimolando un mucchio di voti e posizionandosi al terzo posto o forse anche al secondo. Il grande consenso per la candidatura di Francesca, probabilmente, non era previsto dagli addetti ai lavori. E dopo averla boicottata, con ogni sistema, non rendendo ad esempio visibile la sua scheda personale ai potenziali elettori e facendogli tante altre angherie, la Giovane Italia decide di chiudere di colpo le votazioni temendo, evidentemente, che qualcuno potesse raggiungere il massimo podio in classifica e rovinare la loro festa. Ecco dunque che la corsa della Greco viene arrestata in anticipo proclamando vincitore delle primarie il “rampante” presidente regionale di Giovane Italia Calabria. C’è da chiedersi se questa è la nuova generazione del PdL, o questa è la politica del futuro, allora tanto meglio tenersi la precedente, quella dei nominati e non dei furbetti dell’ultima ora.


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