Vibo, lavoratori del tribunale: la Cisal chiede una proroga

Vibo Valentia Attualità

"Serpeggia aria di comprensibile preoccupazione negli ambienti del Tribunale per la scadenza dell’utilizzazione dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali. Il prossimo 26 ottobre si avvicina e quella data segna la conclusione del tirocinio". E' quanto si legge nella nota di Filippo Curtosi, della Federazione provinciale delal Cisal.

"Il sempre più verificabile stato di disagio e di difficoltà creato dall’assenza di personale adeguato allo smaltimento delle pratiche giudiziarie - continua Curtosi - impone un ulteriore intervento della Regione Calabria attraverso il competente assessorato al lavoro e alle politiche sociali.

A tal proposito, di recente, il Presidente del Tribunale, Roberto Lucisano, ha inviato una comunicazione all’Assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali, Francescantonio Stillitani, e per conoscenza all’amministrazione provinciale, in cui chiede la proroga dei lavoratori e ne motiva anche la richiesta".

“L’utilizzo di detti lavoratori – evidenzia Lucisano a Stillitani – ha permesso di assicurare, in maniera ottimale, il servizio giornaliero e l’eliminazione di gran parte del lavoro arretrato che si era, stante la notoria carenza di personale, venuto a creare”.

Il Presidente Lucisano, nella comunicazione a firma anche del dirigente Gaetano Walter Caglioti, sottolinea, altresì, l’acquisita professionalità dei lavoratori e ne chiede, conseguentemente, la necessaria continuazione dell’utilizzazione degli stessi presso l’ufficio giudiziario in base anche al contenuto dell’art.10 della convenzione.

E di questi giorni anche una sollecita risposta da parte dello stesso dirigente Gaetano Walter Caglioti.

"Anche la Cisal, che ha sempre seguito da vicino le vicende legate alla carenza di personale negli uffici giudiziari vibonesi - conclude la nota - ha inteso interessare l’assessore Stillitani spiegando che “stante l’interlocutoria situazione in cui si trova l’Ente Provincia, in considerazione della sua abolizione, allo stato, è nelle condizioni di rinnovare la richiesta proroga.”