Sila: appello per il recupero dell’impianto sciistico La Pagliara

Cosenza Attualità

Con l’inizio della stagione autunnale e il volgere prossimo dell’inverno, il presidente regionale dell’ANPAS, Aurelio Scrivano, lancia un appello per il recupero e il rilancio dell’impianto di risalita “La Pagliara” al Governatore regionale, Giuseppe Scopelliti, ai suoi colleghi di Giunta, Michele Trematerra e Giacomo Mancini, e di Consiglio, Gianpaolo Chiappetta, nonché al presidente provinciale, Mario Oliverio, ai sindaci di Spezzano della Sila e di San Pietro in Guarano, Tiziano Gigli e Antonio Acri, oltre al sindaco della città capoluogo, Mario Occhiuto, e al presidente della locale comunità montana, Giuseppe Cipparrone. Un messaggio di impegno e riproposta dell’impianto sciistico rivolto a tutti coloro che hanno ancora a cuore l’Altopiano Silano, eccezionale attrattiva per lo sviluppo del turismo e fonte di ricchezza economica e occupazionale per la Calabria.

“Nel 1992 – ricorda Scrivano – la S.p.A. “Magna Sila Progetto 92”, su iniziativa dell’amministrazione comunale di Spezzano della Sila, di cui mi onoravo essere il primo cittadino, propose la realizzazione di un nuovo impianto di risalita e la costruzione di un ristorante-rifugio in località Fago del Soldato, dove alcuni decenni prima fu costruito il primo impianto di risalita dell’Altopiano Silano, ormai dismesso. Attraverso questo progetto si sperò di contribuire al rilancio e alla promozione del turismo in Sila che, allora come ora, nonostante le meravigliose bellezze naturali e i suggestivi paesaggi, stenta a decollare. L’iniziativa fu accolta con grande slancio e i risultati ottenuti furono frutto del lavoro e dell’azione congiunta tra i privati e le istituzioni pubbliche, tra cui: la Comunità Montana Silana, il Comune di Cosenza (con l’allora sindaco Giacomo Mancini), il Comune di San Pietro in Guarano, la Cassa di Risparmio di Camigliatello, la Provincia di Cosenza (con l’allora presidente Mario Oliverio) e il contributo determinante della Regione Calabria, che finanziò l’acquisto di un moderno impianto di risalita.

Il primo presidente eletto fu l’imprenditore Renzo Caligiuri che, nonostante le immancabili difficoltà economiche, assieme all’ing. Franco Collorafi fecero del Rifugio la Pagliara un’accogliente località sciistica, un punto di riferimento per gli amanti della neve, e non solo. Soprattutto, grazie all’innovativo ed esclusivo impianto d’illuminazione che consentì di sciare in notturna e di fare della località un luogo di vanto per tutta la Calabria. Successivamente, all’interno della gestione, prese il sopravvento la politica e l’allora presidente Caligiuri fu sostituito da una nuova guida, probabilmente poco motivata, che da circa un anno ha cessato ogni attività. Il disinteresse e gli errori umani di alcuni, però, non possono e non devono privare la collettività di una struttura appartenente a tutti, nella quale, sia direttamente che attraverso le istituzioni pubbliche, sono stati investiti i soldi di ciascuno di noi. Non è assolutamente permissibile lasciare andare in rovina impianti così importanti per il nostro territorio quando, in realtà, basterebbe poco per renderli di nuovo fruibili, da parte degli sportivi che amano la nostra montagna, inaugurando, invece, nuove strutture che quasi certamente faranno la stessa fine. Per tali ragioni – conclude Scrivano – sarebbe auspicabile l’inserimento dell’impianto di risalita della “Pagliara” nella stessa rete degli impianti dell’ARSSA, con unica gestione, utilizzando, per il ripristino, le risorse già finalizzate per gli impianti della stessa, di 20 milioni di euro. Oppure, di cedere l’intera proprietà ad un unico imprenditore, consapevoli che tutti gli impianti di risalita non sono attivi ed è fondamentale il supporto economico della Regione al fine di ottenere un esercizio produttivo incidente sull’intera comunità”.