“Cosa vuoi che sia una canzone” al teatro Ganbaro di San Fili

Cosenza Tempo Libero

Dal 20 al 28 settembre la residenza TEATRI MERIDIANI diretta da Dante de Rose presenta quattro serate dedicate alla canzone d’autore curate da Renato Costabile. Quattro protagonisti della musica italiana che si racconteranno da soli sul palco (o quasi) al pubblico del Teatro Gambaro attraverso le loro paroile, la loro musica, le loro canzoni. Quattro musicisti da conoscere in maniera più intima, in una dimensione “unplugged”. Un viaggio tra le loro storie ma anche tra le nostre, private e comuni, i cui eventi sono sempre marcati da qualche canzone. La rassegna di San Fili inizia il 20 settembre con Dario Brunori che ha da poco concluso un magnifico tour con il suo gruppo e che ha ormai confermato, con il suo ultimo album “Vol.2 Poveri Cristi”, di essere una delle più interessanti proposte degli ultimi anni nella canzone italiana di qualità , il 21 sarà il turno di Mimmo Cavallo protagonista della musica italiana degli ultimi trenta anni non solo con i suoi album, da “Siamo Meridionali” fino a “Quando saremo fratelli uniti” ma anche con le canzoni scritte per i grandi nomi da Fiorella Mannoia a Zucchero. Si riprende il 27 con Patrizio Trampetti, membro della gloriosa Nuova Compagnia di Canto Popolare dagli inizi del gruppo fino agli anni ’80, autore di due tra le più belle canzoni di Edoardo Bennato “Un giorno credi” e “Feste di Piazza”, autore anche per tanti altri ( da Francesco Baccini a Peppe Barra, da Eugenio Bennato a Roberto Murolo), ma anche attore, compositore di musica per il cinema e per il teatro, che con il suo ultimo album conferma la sua versatilità. Si chiude in bellezza il 28 settembre con Peppe Voltarelli e un viaggio nella sua storia e nelle sue canzoni, dagli inizi con il “Parto delle Nuvole Pesanti” fino agli ultimi suoi album dove Peppe conferma di essere uno dei più originali tra gli autori e gli interpreti della canzone italiana. Un musicista che propone in tutto il mondo la sua musica e il suo “essere calabrese” in un modo che ridà una nuova dignità e una nuova credibilità alle proposte provenienti dalla nostra regione.