Morte Tamborrino, Capozza: la sofferenza non è così lontana come crediamo

Crotone Attualità
Mariella Tamborrino

“Apprendo dai giornali di Crotone della morte di una giovane donna Mariella Tamburrino. Una stimata professionista con un sorriso smagliante. Le indagini e l'inchiesta della magistratura ci diranno se si è trattato di un suicidio o di un omicidio da parte del suo compagno. Sicuramente quello che emerge ictu oculi è l'esistenza di un disagio. – È quanto si legge in una nota stampa dell’avvocato Maria Pia Capozza Presidente Associazione Giovanna d'Arco Onlus - Un disagio di donna matura con una situazione amorosa conflittuale, il disagio di un uomo con una storia personale complessa, il disagio di una coppia che esplode, il disagio di una famiglia che perde all'improvviso una figlia, il disagio della società tutta che si trova impotente dinanzi il corpo di donna che si spegne su una strada anonima.

Noi tutti dobbiamo interrogarci sul perché queste cose accadano non solo i giudici e le forze dell'ordine incaricate del caso. Probabilmente è mancato un ascolto, una voce amica e c'è stato un senso di vuoto o di rabbia che ha portato ad un desiderio di morte. Non ci sono colpevoli, né vincitori, né vinti. Alcune volte le cose accadono e basta e lasciano solo dolore. Spetta a noi tutti rinascere dalla sofferenza e creare spazi di ascolto e di supporto per gente sola, alle volte disperata o semplicemente smarrita. Spesso la gente siamo noi, i nostri figli, i nostri amici e la sofferenza non è così lontana come vogliamo credere”.


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