Mgtf: domani l’ultimo appuntamento a Capo Colonna

Crotone Tempo Libero

Martedì 28 agosto 2012 alle ore 21:30 al Parco Archeologico di Capo Colonna – Crotone, A.S.A.P.Q. Teatro dell’Orologio Emiliano Reggente presentano “Ulisse e l’altra vita” con Emiliano Reggente ed Evelin Facchini, Scenografia Paolo Dore, Costumi Giuseppina Maurizi, Capo macchinista Riccardo Ciotti, Macchinista David Pietroni, Coreografa e danzatrice Evelin Facchini, Voce off Diego Reggente, Supervisione artistica Laura Teodori, Organizzazione Francesca Di Pirro. Quinto ed ultimo appuntamento con il Magna Graecia Teatro Festival a Capo Colonna.

Cosa fece Ulisse dopo il ritorno a Itaca? E’ uno dei punti più curiosi della storia della letteratura fin dall’antichità, scoprire cosa fece l’eroe della guerra di Troia dopo esser ritornato da Penelope a regnare sulla sua isola. Molti autori hanno affrontato questa sfida. Ulisse e l’altra vita, che debutta in anteprima nazionale al Magna Graecia Teatro Festival, interpreta in chiave comica e divertente il post-Odissea. In Ulisse e l’altra vita, un "Ulisse" dei giorni nostri arriva al capolinea della sua vita terrena. Come il più noto protagonista omerico, dovrà affrontare una vera e propria odissea, attraverso un viaggio popolato da ricordi e suggestioni, in cui mito e sogno si fondono in una vorticosa danza, un rituale iniziatico che trasformerà il povero malcapitato in un eroe pronto a varcare la soglia di un nuovo cammino. Ad accompagnarlo, una presenza femminile, anch'essa archetipo omerico, che come Penelope attende il ritorno di Ulisse pronta a mostrargli ciò che appare una "fine" come un nuovo inizio.

Tra teatro gestuale e danza, un one man show divertente e poetico ambientato nell'aldilà, per scoprire che si può ridere anche tra le nuvole. ‘Lo spettacolo – racconta Giorgio Albertazzi – scritto appositamente per il Festival, mette in evidenza il grandissimo talento di Emiliano Reggente, che interpreta un moderno Ulisse che, partendo da una metaforica Itaca segue il proprio destino che si fa e disfa come la tela di Penelope. Uno spettacolo che sintetizza "il Sud dell'uomo" nel cammino del protagonista e nel forte legame con la terra su cui i suoi piedi poggiano’.

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