Termalismo: Rende (Mpa), non si possono attendere i tempi lunghi della politica

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“Il taglio indiscriminato al termalismo calabrese appare un tipico taglio lineare che, solo a parole, tutti biasimano perché arresta la crescita e brucia il mercato. Infatti, i clienti che si perdono, per la chiusura anticipata che si profila come inevitabile, rischiano di perdersi per sempre, mentre gli investimenti indispensabili alla futura competizione delle aziende si bloccano. Di conseguenza, i punti di eccellenza diventano obsoleti e le aziende termali decrescono in sviluppo e occupazione. – Lo scrive in una nota Bianca Rende, coordinatrice regionale Mpa-AD - Forse, sarebbe il caso di sostituire a scellerati tagli lineari un sistema di premialità e disincentivi e per questo aprire un confronto serio con le aziende termali e i sindacati. Confronto che sollecitiamo perché la gestione delle aziende non può attendere i tempi lunghi della politica se non vogliamo che diventino nuovi cimiteri nella desertificazione manifatturiera calabrese”.

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