Parco del Pollino: rilanciare un piano straordinario di manutenzione e difesa del territorio

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"La Cgil Comprensoriale, nei giorni scorsi, con riferimento agli incendi dolosi avvenuti nel Parco nazionale del Pollino, ha stigmatizzato l’atteggiamento irresponsabile di una classe dirigente tutta che non è in grado di difendere il proprio territorio. - Comunica una nota della Cgil - Succede in estate per il rischio incendi, succede in inverno con le frequenti alluvioni e il dissesto idrogeologico, succede quotidianamente con il rischio sismico e tutto ciò che riguarda la messa in sicurezza del territorio ei cittadini.

L’aver richiamato a responsabilità l’intera classe dirigente calabrese e del territorio, non può e non deve indurre ad accomunare le posizioni di alcune associazioni o strumentalizzare la posizione della confederazione che ha rappresentato una serie di proposte per la difesa, il rilancio e la crescita economica e sociale del territorio.

Torniamo a ribadire che il territorio deve essere salvaguardato, difeso, tutelato quale patrimonio indisponibile dello Stato, dei cittadini e delle popolazioni del Pollino. - Continua la nota - Per queste ragioni, chiediamo al Presidente del Parco On. Mimmo Pappaterra di convocare da subito un tavolo di coordinamento interistituzionale aperto al partenariato economico-sociale, per ricercare gli strumenti idonei a rendere esigibile l’accordo di programma quadro a suo tempo sottoscritto.

Occorre aprire una pagina nuova che dia una prospettiva di riscatto ad un’area a grave ritardo di sviluppo, semplicemente con la giusta valorizzazione delle risorse naturalistiche, ambientali e paesaggistiche del territorio.

Una pagina che possa promuovere crescita e sviluppo e soprattutto lavoro con politiche attive del lavoro, per dare risposte ai giovani, ai disoccupati, ai lavoratori precari e percettori di ammortizzatori sociali, agli Lsu e Lpu.

Per queste ragioni occorre promuovere un grande progetto di manutenzione straordinaria del territorio, un rilancio della forestazione produttiva, un recupero delle comunità e delle tradizioni locali, il recupero dei centri storici. Occorre altresì promuovere un piano sociale e di istruzione a difesa delle aree interne assoggettate allo spopolamento. - Conclude la nota - E per fare ciò occorre una politica e una classe dirigente al passo con i tempi e adeguata agli appuntamenti che pur vengono offerti dal piano per il sud e dalla rimodulazione dei fondi comunitari. In questi ultimi mesi è stato un grave errore affidarsi alla sola azione propagandistica del governo Scopellitti sulla gestione delle risorse comunitarie, ed ancora più grave è stata la gestione dei PISL (piani integrati di sviluppo locale) che hanno parcellizzato gli interventi e resa inutile la programmazione locale. Auspichiamo che con la venuta del Ministro dell’ambiente Clini, il Presidente del parco del Pollino possa rilanciare un tavolo di coordinamento territoriale e riprendere un lavoro da tempo interrotto e che va ripreso immediatamente. Non c’è più tempo da perdere."