Ventennale strage via D’Amelio: Catanzaro ricorda il magistrato Paolo Borsellino

Catanzaro Attualità

A vent’anni dalla tragica morte di Paolo Borsellino il triste ricordo di quella giornata è ancora vivo nelle menti e negli occhi di chi in quegli anni viveva e lavorava a Palermo per applicare la legge proprio come il magistrato deceduto in via D’Amelio. Il ricordo di Santi Consolo, ora procuratore generale di Catanzaro ma allora in servizio nel capoluogo siciliano, nel corso di un incontro promosso dalla Commissione decentramento del Csm è ancora sofferto e con la voce rotta dall'emozione parla delle lacrime di quel giorno. "Scoppiai in un pianto dirotto – dice il procuratore - appena giunto a casa di Borsellino. Lo stesso fecero molti colleghi. Ma non c'è vergogna nelle lacrime. E anzi da quelle lacrime siamo ripartiti". Ma il ricordo di Paolo Borsellino nel corso dell'incontro che si è tenuto nella sala del Tricolore della Prefettura è stato tutto tranne che una commemorazione. Si è trattato di un incontro scientifico destinato ai giovani magistrati in cui si è parlato soprattutto di lotta alle mafie, di come è cambiata dopo il sacrificio di Falcone e Borsellino.