Lettera del presidente Talarico a Monti e Catricalà su sedi giudiziarie in Calabria

Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Francesco Talarico Presidente del Consiglio Regionale della Calabria

“Onorevole Presidente, le notizie sul rischio chiusura di alcuni Tribunali in Calabria creano allarme e preoccupazione, per le conseguenze che potrebbero derivarne in un territorio in cui istituzioni e società civile sono impegnati in una lotta dura e difficile contro ogni forma di illegalità e particolarmente contro la presenza radicata della criminalità organizzata. La Calabria si trova in una situazione storica delicata in cui è necessario che lo Stato sia sempre più presente nella regione e il senso dello Stato prevalga nei sentimenti e nel cuore di tutti i calabresi. Stiamo lavorando, producendo ogni sforzo utile, tutti insieme, cittadini e istituzioni, per accorciare le distanze storiche che esistono nel Paese e per riaffermare i principi della democrazia in territori dove c’è bisogno di fortificare la presenza dello Stato e non di indebolirla. I tagli alle spesa, nel delicato capitolo della Sanità, con la chiusura di ospedali, ci stanno imponendo già sacrifici enormi che mettono in pericolo le prestazioni e il diritto dei cittadini a essere curati. I tagli nel settore della Giustizia sono, adesso, fonte di ulteriore preoccupazione e auspichiamo che si eviti, alla Calabria, di pagare un alto tributo, con soppressioni e ridimensionamenti di strutture giudiziarie, attraverso automatismi che non tengono conto di realtà difficili sul piano dell’ordine pubblico e della esigenza di contrasto alle associazioni mafiose che mettono in pericolo il vivere civile e lo svolgimento della vita democratica. In questo senso, signor Presidente, sentendomi portatore non di un’istanza genericamente localistica, ma di una percezione di vero e proprio allarme sociale difficile da tenere sotto il controllo delle istituzioni, Le rivolgo un appello perché si evitino tagli alle sedi giudiziarie calabresi. Cordiali saluti”

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