Amendolara, centro di ricerca Unesco: partner 9 comuni ed Unical

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Un centro di formazione e ricerca Unesco ad Amendolara, comune capofila dell’accordo di cooperazione internazionale siglato tra i 9 comuni dell’alto jonio cosentino e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. Green economy, amministrazioni comunali unite per il Premio eco and the city “Giovanni Spadolini”, l'oscar delle best practices della tutela del territorio e del paesaggio e della salvaguardia dei beni culturali e ambientali. L’alto jonio cosentino si candida a diventare la nona riserva italiana della biosfera nell’ambito del MAB (Man and the Biosphere).

Sintesi, metodo e progetti a breve termine. Si cominceranno a vedere già tra sei mesi i primi risultati dell’accordo firmato, lo scorso venerdì 29 giugno, all’ombra della suggestiva Torre Spaccata di Amendolara.

Da Alessandria del Carretto a Castroregio, da Canna a Nocara, da Roseto Capo Spulico a Rocca Imperiale da Montegiordano ad Oriolo. L’intero territorio ha risposto presente all’appuntamento al quale hanno partecipato, in qualità di giudici e promotori, la dott.ssa Annnaterea Rondinella, Segretario Generale della Federazione italiana Unesco ed il prof. Giuseppe Roma dell’Università della Calabria. L’accordo annovera tra gli altri partner, oltre all’UNESCO, anche la Fondazione Volkswagen, l’Università Sorbona di Parigi, il Vaticano, la Regione e l’Università della Calabria.

Promuovere l’identità dell’alto jonio cosentino in chiave territoriale. È, questo – ha dichiarato il Sindaco Antonello Ciminelli – l’obiettivo del progetto che, siamo contenti, i 9 comuni interessati, ognuno per la sua parte, hanno saputo cogliere come occasione da non lasciarsi scappare. Un unico paniere – ha aggiunto il primo cittadino della città dell’Isola di Ogigia – dove inserire oltre ai beni materiali, già mappati, anche i beni immateriali.

Nel progetto – a spiegato la dott.ssa Rondinella – andranno inseriti, oltre al patrimonio paesaggistico e monumentale, anche tutti quei “saperi” rappresentati, per esempio, dagli antichi mestieri, dalle produzioni tipiche dell’agroalimentare ed enogastronomiche. Si parte quindi dal censimento di questi beni, tra i quali non mancheranno, certamente, il castello di Roseto Capo Spulico, i limoni di Rocca Imperiale, le fave ed i piselli di Amendolara.

Progetti a breve scadenza. I Nove Comuni parteciperanno, come prossimo step, al Premio Eco and the City promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia in sinergia con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle peculiarità culturali del territorio. L’alto jonio cosentino si candida a diventare, la nona riserva italiana della biosfera nell’ambito del MAB. Il Programma MAB (Man and the Biosphere), avviato dall’UNESCO allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca.

In tutto il mondo vi sono attualmente 553 Riserve, di cui 8 in Italia.