Cgil Pollino: “No alla chiusura dei tribunali in Calabria”. Il 6 luglio presidio a Catanzaro

Calabria Attualità
Il tribunale di Castrovillari

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Cgil Sibaritide-Pollino sulla manifestazione che ci sarà il 6 luglio a Catanzaro contro la chiusura dei tribunali calabresi.

"Come già ampiamente pubblicizzato, la Cgil e la Funzione Pubblica del Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno, aderiscono alla mobilitazione sulla vertenza giustizia, proclamata unitariamente anche a livello nazionale, che si concretizzerà con un presidio regionale davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro. Invitano alla adesione e partecipazione all’iniziativa tutti i lavoratori e gli operatori della giustizia, le associazioni professionali, i comitati per la difesa dei tribunali di Castrovillari e di Rossano, i sindaci e tutti gli altri soggetti interessati territorialmente alla vertenza giustizia. Il preoccupante silenzio con cui il governo ha accolto la richiesta di convocazione immediata di un tavolo di revisione della distribuzione degli istituti giudiziari, che interessa i lavoratori, riguardo la tutela in termini occupazionali e di valorizzazione professionale, ma anche i cittadini perché sia loro assicurata una giustizia di prossimità efficace ed un idoneo presidio di legalità, non ci può lasciare indifferenti.

In questo momento storico, con la chiusura dei tribunali sono messe in discussione le fondamenta dello stato e la sua articolata presenza sul territorio a tutela della legalità. E’ questa la forte preoccupazione che è emersa durante la riunione della Direzione della Cgil Comprensoriale tenutasi in data odierna presso la Camera del Lavoro Comprensoriale per discutere della Riforma delle circoscrizioni giudiziarie e la situazione dei tribunali sul territorio.

È importante, perciò, che una grande partecipazione al presidio regionale che si terrà presso la Corte d’Appello di Catanzaro, dalle ore 11:00 alle ore 13:00 del 6 luglio 2012, sottolinei con forza tutto il disagio che sta vivendo la Giustizia in tutte le sue declinazioni, tra organici ridotti, sempre più esigue risorse e ridefinizione unilaterale dei suoi uffici a livello territoriale. Sarà opportuno sin da ora assicurare la partecipazione di tutti i lavoratori perché ci sia anche una grande visibilità a livello mediatico, per tenere viva l’attenzione dei cittadini rispetto ai disastri che si stanno perpetrando anche e soprattutto alle loro spalle. Disastri che, con effetto domino, stanno investendo tutta la Pubblica Amministrazione che potrebbero essere devastanti per la tenuta del nostro territorio e soprattutto per il suo sviluppo sociale ed economico futuro".

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