Cetraro, rinviata udienza preliminare su ex amministratore Smeco

Cosenza Cronaca

Si sarebbe dovuta tenere nei giorni scorsi presso il Tribunale di Paola, l’Udienza Preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Procuratore della Repubblica di Paola Bruno Giordano nei confronti dell’Ing. Domenico Albanese, 64 anni, ex Amministratore Unico e Direttore Tecnico della Società Smeco Cosenza Srl, gestore dell’impianto di depurazione delle acque reflue urbane del Comune di Cetraro sito in Loc. Sottocastello.

L’imputato era assistito e difeso di fiducia dall’Avvocato Vincenzo Adamo del Foro di Cosenza che, durante l’udienza, ha rinunciato al mandato difensivo determinando il rinvio della stessa a giovedì 6 dicembre 2012. Albanese, già gravato da altri Procedimenti Penali per reati specifici (disastro ambientale colposo, frode nelle pubbliche forniture, emissione gas molesti, deturpamento delle bellezze naturali protette, smaltimento illecito di rifiuti direttamente in mare, danneggiamento aggravato di acque pubbliche) in questo processo è accusato del reato di frode continuata nelle pubbliche forniture (Art. 81 e 356 Codice Penale) “perché commetteva frode nell’esecuzione del contratto per la gestione temporanea dell’impianto di depurazione delle acque reflue urbane sito in località Sottocastello agro di Cetraro (CS) stipulato il 2.02.2007 con il Comune di Cetraro (CS). In particolare nella sua qualità di legale rappresentante e direttore tecnico della soc.

Smeco Cosenza Srl, aggiudicataria del predetto contratto, non garantiva, come invece si era impegnato a fare, la gestione del predetto impianto, con interventi di conservazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, né adottava tutti gli accorgimenti necessari al corretto funzionamento delle apparecchiature della depurazione (unità di flottazione, di filtrazione, di disidratazione, etc.). Non provvedeva altresì al trattamento di disinfezione dei liquami effluenti dall’impianto, per l’ottenimento del richiesto abbattimento della carica batterica, in considerazione dell’insufficiente quantitativo di disinfettante (a base di cloro) acquistato dal 20.06.09 al 29.03.10 (kg 180) a fronte di 1400 kg/anno necessari per la normale funzionalità e non smaltiva dal 07.10.08, ai sensi di legge, i fanghi prodotti e quantificati in 661.000 kg/anno. In tal modo violava gli impegni assunti con il contratto di gestione nr. 165 del 20.02.2007, rendendo il servizio del tutto inidoneo rispetto alla funzione economica – sociale del contratto, quale conosciuto e voluto dalle parti contraenti. Accertato in Cetraro fino al 29/03/2010”. A sostenere l’accusa in Udienza presieduta dal Giudice Nicoletta Campanaro c’era il Pubblico Ministero Maria Camodeca nonché gli Avvocati Alessandro Gaeta e Fabio Spinelli, rispettivamente difensori del Comune di Cetraro e dell’Associazione Verdi Ambiente e Società Onlus, che hanno manifestato la volontà di costituirsi parte civile essendo stati indubbiamente danneggiati dal reato per il quale si procede. L’attività investigativa che ha portato all’esercizio dell’azione penale nei confronti dell’Ing. Albanese è stata effettuata dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro in seguito alle continue denunce effettuate al riguardo dal cetrarese Emilio Quintieri, già Consigliere Nazionale dei Vas Onlus ed esponente della Federazione dei Verdi.