Progetto Gutenberg, il plauso di Wanda Ferro

Catanzaro Attualità
Wanda Ferro

Anche quest’anno il Gutenberg, giunto alla decima edizione, si è confermato un progetto di elevato spessore, capace di portare nella nostra città i più attuali temi del dibattito culturale, sociale e politico. Merito di una formula che riesce sempre a coinvolgere e ad attrarre grande interesse, ma soprattutto della passione e del lavoro instancabile dei suoi protagonisti: il preside Vitale, che ha dedicato grande impegno alla nascita e alla crescita di questa straordinaria creatura, tutti i docenti e gli studenti del liceo "Galluppi" che ne costituiscono il cuore pulsante.

Fin dall’inizio, e per i dieci anni di vita del "Gutenberg", ho sempre voluto sostenere questa iniziativa – da amministratore comunale prima, da presidente della Provincia poi – perché ritengo che questo progetto rappresenta un patrimonio su cui puntare, per la sua capacità di sapersi aprire a sempre nuove realtà culturali e a nuovi territori, e per il suo merito di promuovere l’amore per il libro e per la lettura come mezzo di ricerca della conoscenza e strumento di crescita e di libertà. Ha ancora più valore questo messaggio, partendo dal cuore di una terra, la Calabria, che proprio sui pilastri della conoscenza – la conoscenza delle cose, dei luoghi, delle storie e dei pensieri – deve costruire il proprio riscatto, la propria crescita sociale, una cittadinanza consapevole e libera, un’autentica democrazia solidale.

Sulla conoscenza i giovani di questa terra devono costruire la propria competitività e prepararsi ad affrontare le tante e sempre nuove sfide che "la vita inaspettata" gli pone di fronte. Il successo di questa decima edizione rappresenta il giusto coronamento per una carriera, quella del preside Vitale, che sono certa non smetterà di dedicare la passione di sempre alla crescita del Gutenberg, e che non terminerà, con la fine del suo percorso lavorativo, di dare il suo contributo culturale alla città, ma anzi saprà fornire sempre nuovi stimoli e occasioni di dibattito e di confronto”.