Calabria: si è svolta a Vibo la convention “Microcredito? Detto… Fatto”

Vibo Valentia Attualità
Francescantonio Stillitani

Organizzata dall’assessorato regionale al Lavoro, in collaborazione con Fincalabra e Italia Lavoro, si è svolta, all’hotel “501” di Vibo Valentia, la convention regionale dal titolo: “Microcredito? Detto… Fatto”. Durante l’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - sono stati presentati i risultati finora ottenuti con questo importante strumento finanziario. Ad oggi le domande pervenute a Fincalabra, soggetto gestore dell’azione, sono 1078, delle quali 842 già deliberate dalla commissione di valutazione. I lavori sono stati introdotti dall’assessore regionale al lavoro Francescantonio Stillitani. “Il titolo del convegno: detto, fatto – ha esordito Stillitani - si rifà chiaramente a quello che è il nostro intento: ovvero parlare di cose già fatte e che hanno prodotto risultati concreti. A dirlo non sono solo i dati ma le persone che altrimenti non avrebbero avuto nessuna possibilità di avviare una propria attività imprenditoriale. Il merito del microcredito, infatti, è stato proprio quello di far entrare di diritto persone svantaggiate e ai margini della società, all’interno del mercato del lavoro.

Mi preme precisare – ha proseguito l’assessore – che il microcredito non è un incentivo alle imprese, ma uno strumento concreto che da alle persone una credibilità dal punto di vista bancario e si configura come un intervento di carattere sociale. Particolarmente soddisfacenti – ha evidenziato ancora Stillitani – sono i riconoscimenti extra territoriali ricevuti grazie all’operatività di questo meccanismo di auto impiego. Il nostro intento infatti, non era di dare alle persone disoccupate in cerca di un’attività un semplice sussidio, ma quello dar loro gli strumenti necessari per creare con le proprie forze un’attività imprenditoriale che possa continuare nel futuro. Il microcredito di fatto funziona come un fondo di rotazione. Infatti, la Regione ha messo a disposizione di tutto il progetto una somma pari a 25 milioni di euro che sarà utilizzata per le prime mille pratiche; 842 sono già state istruite positivamente e una volta che inizieranno ad essere restituiti i soldi finora erogati, il fondo si rifinanzierà e servirà per sovvenzionare ulteriori progetti. Questa – ha precisato infine l’assessore Stillitani – è la particolarità del micorcredito. Un fondo che non si esaurisce e che nel tempo continuerà a dare risposte concrete in termini occupazionali e di inclusione sociale”. L’azione di accesso al fondo di garanzia regionale per operazioni di microcredito, ritenuta da Bruxelles “Best Practise” a livello europeo, ha prodotto notevoli risultati, permettendo di sviluppare l’inserimento lavorativo delle categorie in condizioni di svantaggio occupazionale e di marginalità sociale come immigrati ed ex detenuti, rafforzando la cultura delle pari opportunità per prevenire e combattere ogni forma di discriminazione nella società e nei posti di lavoro. Il microcredito viene definito come “credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale”.

Il progetto permette ai soggetti richiedenti di poter accedere ad un finanziamento bancario di 25 mila euro, da restituire senza interessi nell’arco di cinque anni e che fornisce l’assistenza tecnica con l’affiancamento per circa due anni di tutor che li accompagnano dal momento dell’istruzione della pratica fino all’avviamento dell’attività imprenditoriale. La Regione, relativamente al microcredito, si è assunta anche l’onere degli interessi passivi che in una prima fase erano a carico dei soggetti richiedenti, facendo diventare questo strumento ancora più conveniente. Nel corso della convention sono interventi anche Sergio Campone (Fincalabra – responsabile bando Microcredito), Bruno Calvetta (direttore generale assessorato al lavoro e politiche sociali) e Andrea Valenti (Ministero del lavoro e Politiche Sociali), rappresentanti delle banche convenzionate e degli imprenditori interessati.