ReggioNonTace. Manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

Reggio Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’associazione ReggioNonTace

"In occasione del ventennale della strage di Capaci, in cui sono stati uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca e gli uomini della scorta - e ancor più dopo i terribili e vili fatti di Brindisi-, giorno 23 maggio invitiamo tutti i cittadini ad una manifestazione che si svolgerà in piazza Castello, a partire dalle ore 20. Faremo un percorso con le torce in mano, partendo dal marciapiede della Procura in via Cimino per arrivare a piazza Castello dove ricorderemo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani con l'ausilio di testi e immagini. "La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva ( e non deve) essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le nostre giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Ricordo la felicità di Falcone quando, in un breve periodo di entusiasmo, egli mi disse: "La gente fa il tifo per noi." E con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l'appoggio morale della popolazione dava al lavoro del giudice, significava qualcosa di più, significava soprattutto che il nostro lavoro stava anche svegliando le coscienze." (P. Borsellino)

Per questo invitiamo particolarmente tutte le persone che appartengono a gruppi e associazioni che sono impegnate per contrastare la criminalità; invitiamo soprattutto i più giovani della nostra città, perché possano, attraverso la memoria di avvenimenti che hanno segnato in modo significativo, anche nella loro crudeltà, la storia recente, gettare le basi per il riscatto, sognando un futuro carico di speranza. Ad una giornalista che chiedeva a Falcone se provasse o no paura, dato che lui stesso aveva affermato che "il vigliacco muore più volte al giorno, il coraggioso una volta sola", il magistrato risponde: " L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, ma è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa: ecco il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza". Perché il dono della vita di uomini e donne che hanno vissuto con responsabilità l'impegno nella lotta per il bene di tutti non sia vano, incontriamoci il 23 maggio alle ore 20 sul "marciapiede di piazza Castello, vicino alla Procura".