Legge elettorale: Oliverio, Parlamento deve ridare voce ai cittadini

Cosenza Politica

“L’accorato appello del Presidente della Repubblica a procedere alle riforme del taglio dei Parlamentari, del Parlamento e soprattutto della legge elettorale per "riconsiderare l'approccio con i cittadini” alla luce di “tensioni determinate da ragioni reali” non può in alcun modo cadere nel vuoto ed essere inascoltata dai partiti politici e da tutti i cittadini che si sentono parte delle Istituzioni, e quindi Stato, e non estranei a chi li governa”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza.

“Siamo convinti –ha proseguito Oliverio- che senza una riforma che restituisca al cittadino il ruolo effettivo di arbitro, riconsegnandogli il potere di scelta dei Parlamentari che lo rappresentano, ogni sforzo della buona politica sia destinato a fallire. Per troppo tempo una legge elettorale-vergogna, contraria allo spirito democratico fondato sulla partecipazione e sulla responsabilità, ha sottratto agli elettori la possibilità concreta di scegliere, valutare, premiare e sanzionare con il proprio voto le condotte politiche. Oggi il Parlamento deve reagire a logiche autocratiche che ne hanno caratterizzato le scelte e imprimere una svolta ripristinando la piena dinamica democratica che non prescinde dalla necessaria centralità delle scelte dei cittadini elettori”.

“Per questi motivi –ha aggiunto il presidente della Provincia di Cosenza- abbiamo lanciato la proposta di preparare una petizione popolare che presenteremo martedì 22 maggio presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza nel corso di una assemblea regionale a cui invitiamo comitati, associazioni, rappresentanti politici, sindacali e culturali ad essere presenti numerosi. Attraverso questa petizione chiederemo ai parlamentari di tutti gli schieramenti di raccogliere l’appello del Presidente Napolitano e dei tanti soggetti che chiedono a gran voce una riforma della legge elettorale, senza mediazioni o aggiustamenti, superando tattiche e convenienze di parte”.

“Occorre –ha rimarcato Oliverio- consentire agli elettori di scegliere direttamente tutti i propri rappresentanti, senza riserve di caccia o tutele di listini, senza meccanismi che oggi suonano come un limite al dispiegamento pieno della democrazia. Senza una siffatta riforma, attuabile in poche settimane dense di confronto e lavoro, l’antipolitica, che tutti criticano ma molti favoriscono con scelte non democratiche, avrebbe il sopravvento a scapito dei partiti politici e delle volontà dei Cittadini elettori che sarebbero relegate a ruolo secondario”. “Lo abbiamo detto e ripetuto più volte nel corso di questi giorni –ha concluso Oliverio-se l’attuale legge elettorale non sarà modificata, la politica sana, frutto del consenso dei cittadini, sarà costretta a rifiutare pacchetti di scelte politiche precostituite ed a determinarsi per selezionare preventivamente a base democratica tutte le candidature, a tutti i livelli, locali e nazionali”

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