Arte e fede alla terza messa regionale degli artisti ad Altomonte

Cosenza Attualità

Un momento di grande comunanza culturale quello che si è tenuto domenica scorsa ad Altomonte cittadina del cosentino che per un giorno è diventata luogo di incontro e di scambio di artisti calabresi. Questa la finalità voluta dal suo organizzatore Giuseppe Livoti presidente dell’associazione culturale Le Muse Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria e da Marisa Scicchitano presidente dell’associazione Art Club Accademia di Catanzaro. Luogo di incontro, il suggestivo Convento dei Domenicani di Altomonte che nelle sue antiche sale ospita una collettiva di 23 artisti calabresi e non solo, pittori e scultori provenienti da Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro, Napoli, Messina città riunite in nome dell’arte.

Il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola convinto assertore del senso dell’ospitalità che oggi si deve dare a chi comunica arte e pensieri figurati ha parlato di Altomonte come borgo più bello d’Italia, di grande vocazione turistica che, insieme ai monumenti conosciuti dal famoso convento alla chiesa di Santa Maria della Consolazione aggiunge all’offerta turistica ogni anno manifestazioni occasionali di grande spessore sociale e culturale. Ci candidiamo come location per il prossimo anno, Altomonte luogo di incontro annuale per le potenzialità artistiche calabresi. L’ospitalità ci contraddistingue -continua- e grazie alle Muse di Reggio Calabria e all’Art Club Accademia di Catanzaro per avere scelto i nostri luoghi che coniugano sacralità e comunicazione unendo idealmente la Calabria. L’assessore al turismo Enzo Barbieri soddisfatto per la mostra collettiva, un importante novità che arricchisce la storia del nostro paese, invece, richiama all’attenzione un’ idea, quella di coinvolgere gli artisti presenti per il prossimo anno nella nuova edizione della Festa del pane coniugando così l’arte della tavola con l’arte della comunicazione pittorica e non solo.

Gremite le sale del convento alla presentazione anche del catalogo SEGNI…in itinera – ed Le Muse a cura del critico prof. Giuseppe Livoti il quale ha inserito gli artisti Gianpaolo Arionte, Mirella Bruni, Daniele Calabrese, Adele Canale, Graziella Colistra, Italo Cosenza, Nadia Cristofalo, Antonella Di Renzo, Domenico De Lorenzo, Doro, Giulia Febbraro, Mimma Gorgone, Clara Giandolfo, Silvana Longo, Manuela Lugarà, Francesco Mirenzio, Anna Maria Neri, Adriana Repaci, Davide Ricchetti, Marisa Scicchitano, Rosario Tortorella, Giovanna tripodi, Carmelo Zoccali come artisti del Sud per il Sud uniti insieme poiché convinti assertori della comunicazione integrata nella molteplicità delle scelte espressive. L’arte non è una forza ma soltanto una consolazione come scrive Thomas Mann esordisce il critico soprattutto in questo periodo un decandente senso dell’arte e allora oggi dobbiamo ritornare al professore, all’archeologo, all’antiquario, a quel classico mondo che è in silenzio, sostituito dal troppo rumore che trionfa e domina sovrano sulla sensibilità degli uomini, teorie queste in controtendenza rispetto a quello che il manifesto Futurista scriveva sul giornale le Figaro nel 1909. Anna Lauria donna che vive di poesia, collaboratrice alla cattedra di etica e deontologia della comunicazione all’Università di Bari, ha contribuito alla manifestazione con le sue rime ed i versi estratti dal testo “Dal silenzio” – Falco Editore ribadendo il suo essere calabrese…Sono la mia terra…entro nelle viscere della mia terra, io sono Tommaso Campanella, gli strappi di Mimmo Rotella, Cassiodoro ed il bergamotto d’oro, l’inganno di Corrado Alvaro…

Successivamente Don Giuseppe de Bartolo ha celebrato la Messa regionale degli artisti presso l’antica Chiesa di santa Maria della Consolazione, celebrazione in cui tanti simboli libri, tele, oggetti artigianali si sono aggiunti ai simboli del pane e del vino. Dopo 13 anni di sacerdozio mi ritrovo insieme a tanti artisti cosa strana ed inedita oggi, ma nella storia invece elemento importante poiché l’arte si è sviluppata anche in concomitanza di edifici storici importanti. E’ Arte è la salvezza del mondo così scrive Giovanni Paolo II. Occorre ritornare al bello ideale e fisico e la fede serve anche a questo ha ribadito Don De Bartolo alla presenza di oltre 100 artisti calabresi.