Saracena, Gagliardi: risparmiati 175 mila euro in 5 anni

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Mario Albino Gagliardi

Oggi i Comuni iniziano a licenziare Equitalia? A Saracena, piccolo e virtuoso comune del Pollino, in Calabria, l’ETR di ieri, l’Equitalia di oggi è stata già licenziata nel lontano 2007, in tempi assolutamente non sospetti. Cinque anni fa, infatti, con l’insediamento dell’Esecutivo guidato da Mario Albino Gagliardi, tra le tre priorità della rivoluzione virtuosa messa in campo da quella squadra di governo vi era e venne subito messa in atto l’internalizzazione anche (ma non solo) della riscossione dei tributi. Risparmio finale per le casse comunali? 175 mila euro in 5 anni. “Licenziare Equitalia, l’esattore dello Stato troppo severo nei confronti del contribuente moroso!” E’, questo, uno degli argomenti forti del dibattito attuale nazionale sugli effetti di crisi e tributi sugli enti locali, rilanciato dalla stampa nazionale: dal Corriere della Sera dello scorso lunedì 30 (“Imu, la carica dei 600 Comuni “ribelli”, a pagina 8, di Elsa Muschella), alla prima pagina di Repubblica stamani in edicola (giovedì 3 maggio – “I Comuni licenziano Equitalia. Raccogliamo noi i tributi”, di Fabio Tonacci). – Senza eco ed anzi nel più assoluto silenzio mediatico, in una regione ipotecata spesso da scelte per nulla innovative ed anzi votate allo spreco di risorse, ad avviare questa piccola rivoluzione, finalizzata a migliorare il rapporto col cittadino-contribuente ed a risanare il bilancio comunale, è stata, nel settembre del 2007, l’Amministrazione Comunale di Saracena. Ben tre anni prima, dunque, del comune di Calalzo di Cadore, citato ad esempio nella ricostruzione storico-giornalistica su Repubblica. Un record che si aggiunge, per Saracena, nota come Città del celebre Moscato Passito, a quello ottenuto dai risparmi per la fuoriuscita immediata dal sistema delle società miste, con a tracciabilità telematica dei rifiuti ed i risultati brillanti nella differenziata porta a porta spinta (ciclo integrato dei rifiuti: 178mila euro in meno), seguito dal ciclo integrato delle acque realizzato prima del famoso referendum sull’acqua pubblica (con 33 mila euro di risparmi). Sic! Appena insediatici nel giugno del 2007 – ricorda il Sindaco Mario Albino Gagliardi – ci siamo posti tre priorità programmatiche, tre fasi concatenate di un’unica piccola rivoluzione locale concentrata, come metodo, sulla internalizzazione responsabile dei servizi. Di questa nostra vera e propria rivoluzione, avviata in sordina, la stampa nazionale ha del resto avuto già modo di occuparsi perché – precisa il Primo Cittadino – per due delle tre questioni da noi affrontate (e cioè la raccolta differenziata prima e l’acqua pubblica poi) vi è stata, negli anni scorsi, una maggiore attenzione mediatica nazionale. Oggi anche questa terza patata bollente per gli enti locali si è imposta sull’agone mediatico nazionale e, quindi, sentiamo doveroso precisare di aver iniziato prima, anche su questo terzo argomento, senza clamore o perché costretti dalla crisi o dalla pressione fiscale. Semplicemente – prosegue Gagliardi – volevamo ottimizzare le risorse, eliminando sprechi e migliorando i servizi. E ci siamo riusciti, dimostrando dal sud del sud che internalizzare i servizi impone ed esige responsabilità e capacità delle classi di governo. E’ dunque possibile ed utile. La sfida l’abbiamo vinta ed oggi ce ne convinciamo ancora di più se anche il Sindaco di Milano Pisapia dichiara che quanto da noi già fatto è “un’iniziativa da studiare”! – Fino al maggio del 2007, la riscossione era affidata all’etr che, per il servizio di incasso, pretendeva il 7% delle somme riscosse. Dal 2° semestre dello stesso anno, nell’ambito della gestione interna dei servizi principali singolarmente avviata dal neo sindaco Gagliardi, la riscossione a Saracena è stata svolta dagli uffici comunali, con un risparmio in 5 anni pari ad Euro 175 mila. Grazie a questa scelta si è ridotta notevolmente la differenza tra l’accertato e l’incassato ed i cittadini hanno ora la possibilità di pagare comodamente e concordare, in caso di necessità, modalità più favorevoli al pagamento. Insomma: un servizio più efficiente e più umano!