Cosenza: Paolini, il comune ritiri il bando sulla rete idrica

Cosenza Politica

"E sono due. È con un riferimento a Piazza Bilotti che “La Migliore Cosenza di sempre” commenta la lettera che alcuni ingegneri hanno inviato al sindaco e al consiglio comunale, per chiedere il ritiro del bando di 2 milioni e mezzo di euro per il rifacimento della rete idrica in via Zara, ex via Roma, via della Repubblica e via Simonetta. Gli ingegneri - si legge in una nota del movimento guidato da Enzo Paolini - non hanno segnalato semplici vizi di forma. È un bando che, nel suo insieme, si pone al di fuori delle regole e che di certo non si può definire trasparente per quel che riguarda i criteri con cui si sceglierà la ditta aggiudicatrice dei lavori. Infatti, come ricordano gli ingegneri, per legge un'asta su un progetto già esecutivo, si deve basare su elementi oggettivi e matematicamente quantificabili quali i costi e i tempi di realizzazione dei lavori. Invece questo bando conferisce una forte discrezionalità decisionale alla commissione che dovrà scegliere il vincitore. Essa può infatti attribuire fino a 65 punti su 100 ad una molto opinabile offerta tecnica migliorativa, cosa che - in un progetto esecutivo quale quello del bando - non ha ragione d’esistere. E poi ci sono le incongruenze interne e ben 16 documenti mancanti: le indagini idro-geologiche, le planimetrie, la relazione di fattibilità ambientale, i rilievi topografici, una chiara rappresentazione dell’opera esistente sulla quale si dovrà operare.

Tutte cose che lo rendono facilmente impugnabile da parte di qualunque soggetto interessato ad aprire un contenzioso col Comune. E allora concordiamo con gli autori della missiva. Se non si vuole arrecare un danno alla città è il caso di ritirarlo e di riscriverlo, facendo quello che dice la legge. Tutto questo comporta una riflessione. Ci chiediamo come mai tutte le volte che si tratta di bandi per opere pubbliche, le procedure vengono gestite in maniera così maldestra, con elementi opachi o che sfociano nell’illegalità. Sorge allora il dubbio che tutto questo è funzionale a qualcosa. O a qualcuno".


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