Animali: Provincia Cosenza, immesse in natura 22 coppie di coturnice

Cosenza Attualità

Giorno 4 Aprile 2012 in presenza degli Agenti del C.F.S della stazione di Sangineto competente per il territorio, degli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, del Forestale Giuseppe Raimondi responsabile del progetto, e di alcuni cacciatori del circolo di Sant’Agata d’Esaro tra cui il presidente Antonio Lombardi, sono state immesse in natura, tra le montagne a confine dei comuni di Sangineto e Sant’Agata d’Esaro 22 coppie di coturnice, di cui una coppia richiamo è stata lasciata in voliera per il periodo riproduttivo. Il progetto è volto a garantire la conservazione della Coturnice (Alectoris graeca graeca), sottospecie endemica inserita nell'allegato I di tutela della Direttiva Uccelli europea e ritenuta "prioritaria" per quanto riguarda gli interventi di conservazione. Le sparute popolazioni presenti sui monti della Catena Costiera Calabra sono distribuite in modo disgiunto nelle zone circoscritte, sia aree Parco, che in riserve naturali orientate, ed in pochi territori fuori dalle aree protette, ciò avvalorato da indagini storiche condotte negli anni addietro.

La sopravvivenza di questa specie attualmente viene minacciata anche dalla frammentazione del suo areale oltre che dall’aumento dei predatori naturali, dall’abbandono degli alpeggi e delle zone montane una volta coltivate. Pertanto, tale progetto, avviato dalla Provincia di Cosenza per volontà politica espressa dal suo Presidente On. Gerardo Mario Oliverio e dall’Assessorato Caccia e Pesca, nella persona dell’Assessore Biagio Diana e di tutto lo staff, mira a salvaguardare tale specie dal rischio di estinzione, realizzando una serie di azioni a tutela della specie, indirizzate principalmente alla identificazione e alla riduzione dei principali fattori che rappresentano una minaccia per la specie stessa. Già dal mese di gennaio 2012, in collaborazione con alcuni cacciatori/volontari del posto, sono stati avviati sia censimenti che azioni di contenimento di eventuali predatori.

Nel complesso tale progetto sperimentale mira a conoscere la consistenza popolazionistica della specie nella zona interessata dal progetto, tramite dei censimenti pre/post riproduttivi nonchè la distribuzione geografica e il rapporto con l'habitat prescelto; se necessario verranno avviate una serie di interventi di gestione ambientale, al fine di rendere l'area interessata dal progetto più adatta alla permanenza della specie, con la realizzazione di punti di alimentazione e di abbeverata. A tutte le persone che hanno accolto con entusiasmo questa idea progettuale, dai Sindaci dei due paesi coinvolti alle Associazioni venatorie ed a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa fase operativa del progetto viene rivolto un caloroso “GRAZIE”.