Crotone. I gruppi consiliari scrivono al presidente Zurlo

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che i gruppi consiliari del comune di Crotone (PDL Vincenzo Camposano, Lista Scopelliti Cesare Spanò, I DemoKRatici Flora Sculco, Manifesto per KR Giusy Regalino, UDC Antonio Curatola, API Domenico Panucci) hanno scritto al presidente della Provincia Stanislao Zurlo.

"Caro Presidente,

Come Lei è a conoscenza il 28 febbraio u. s. presso l’auditorio "Sandro Pertini" di Crotone, si è svolto un incontro pubblico, molto partecipato, sui "Servizi Pubblici Locali – Riformare per non affondare" promosso dai gruppi consiliari di opposizione al comune di Crotone. Oltre alla sua presenza ed intervento si è registrata la partecipazione attiva di tanti altri autorevoli rappresentanti Istituzionali, regionali e provinciali, e molti sindaci dei comuni del territorio della provincia di Crotone. Inoltre, vi hanno preso parte rappresentanti delle forze sociali e delegazione di lavoratori delle aziende interessate e i responsabili delle forze politiche di appartenenza dei gruppi consiliari promotori della iniziativa. I lavori sono stati aperti da una introduzione della capogruppo de “I DemoKRatici” Flora Sculco, a nome di tutti i gruppi, e conclusi, autorevolmente, dalla vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria Antonella Stasi.

L’occasione è stata preziosa per fare una aggiornata e completa disamina dei gravissimi problemi che interessano l’intero sistema dei servizi gestiti da aziende promosse dalle Istituzioni locali. Il quadro fornito, veritiero e per nulla esagerato, è risultato preoccupante e allarmante e quello che ancor di più impensierisce è il progressivo ed ulteriore aggravamento della situazione senza che si intraveda alcuna, dicasi alcuna, iniziativa di contrasto e di inversione della tendenza in atto.

Solo per ricordare:

L’AKROS è in liquidazione, Soakro sull’orlo del fallimento, la “Società dei Servizi promossa dalla provincia” in permanente difficoltà e precarietà e, infine l’AKREA lasciata in uno stato di colpevole abbondono e arretratezza tecnologica ed organizzativa. Se continua così c’è da aspettarsi, inevitabilmente, un peggioramento della situazione ed un vero e proprio tracollo le cui conseguenze sarebbero devastanti sia per quanto riguarda il tessuto economico, quello occupazionale e l’efficienza, l’efficacia e la qualità del servizi svolti da queste strutture e aziende pubbliche. I Cittadini osservano con angoscia e preoccupazione tale situazione. I lavoratori avvertono i rischi e i pericoli per la loro serenità lavorativa e per il loro futuro.

Il sistema delle piccolo imprese che svolgono attività sussidiarie e di servizio a queste società pubbliche, subiscono pesantemente le loro inefficienze e molte, di queste, sono sull’orlo del fallimento per lo stato debitorio ormai non più sopportabile. È un quadro, appunto, preoccupante e allarmante rispetto al quale non si può fare finta di nulla, lasciare perdere o peggio voltarsi o girarsi dall’altra parte. Sappiamo bene che tale problematica si è generata e accumulata da più tempo come da troppo tempo non si assumono iniziative adatte ad affrontarla efficacemente. Ora non c’è più tempo da perdere poiché l’intero sistema delle cosiddette “municipalizzate” dovrà affrontare la sfida della collocazione sul mercato e della privatizzazione che nelle condizioni date sarebbe una impresa disperata e occasione di nuove e più traumatiche difficoltà.

Dunque non c’è tempo da perdere, ma semmai da recuperarne. La relazione introduttiva e gli interventi oltre a confermare le difficoltà si sono, anche e soprattutto, soffermate sulla terapia da adottare indicando alcuni possibili percorsi solutivi. L’occasione non può restare inascoltata o vissuta come una circostanza fine a se stessa, senza un naturale prosieguo, come troppe volte avviene nella nostra realtà. È urgente mettere mano ad una incisiva azione di riforma, di riordino e di modernizzazione. Questo compito spetta, in primo luogo, alle Istituzioni e alla Politica, ovvero tocca a noi e non ad altri.

Per questo ci rivolgiamo a Lei, Presidente della Provincia di Crotone, massimo rappresentante Istituzionale del territorio a cui, per legge è affidato, tra l’altro, il compito di coordinare le funzioni sovracomunali e di ambito territoriale, di voler assumere tutte le necessarie, urgenti e idonee iniziative. Si tratta di un dovere che Le chiediamo di compiere nella certezza della sua particolare sensibilità, responsabilità e disponibilità su tematiche che interessano e coinvolgono fortemente gli interessi del territorio e della intera Comunità provinciale. Da parte nostra confermiamo la nostra piena disponibilità a fornire collaborazione e partecipazione per tutte le iniziative che si vorranno intraprendere per dare avvio ad un nuovo percorso di impegno che i cittadini invocano e si aspettano. Ad ogni buon fine, si allega alla presente, quale traccia della citata iniziativa, la relazione di apertura. In attesa delle sue determinazioni, cogliamo l’occasione per inviare i nostri più cordiali saluti."