Loiero replica agli esponenti Pdl sulle clientele

Calabria Politica

“Mi dispiace davvero – ha detto Agazio Loiero (coordinatore nazionale della federazione tra MPA e AD) - che Scopelliti, oramai sempre più aduso ad utilizzare gli intermediari, scelga di scendere così in basso. Evidentemente questo è il suo “stile” in politica e ne prendiamo ancora una volta atto.

Sono contento – ha proseguito Loiero - che le presunte operazioni clientelari che avrei fatto si limitino a questo, perché tutti i calabresi sono in grado di giudicare.

Da quello che ne so, il concorso della dott.ssa Falcomatà era stato programmato dall’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria già quattro anni prima. Francamente non vedo come, neanche lontanamente, si possa parlare di clientela per una vincitrice di concorso che proveniva da Tor Vergata.

Mio fratello invece, che Scopelliti chiama in causa in maniera decisamente imprudente per alcune ragioni che tutti i calabresi sanno, è entrato in Regione nel lontano 1973. Negli anni 2000, quando era Presidente Chiaravalloti, la sua Giunta, della quale faceva parte anche Scopelliti, bandì un concorso per dirigenti interni. Mio fratello si classificò al primo posto nella graduatoria amministrativa. Durante il mio mandato di Presidente, io nominai direttore generale del Turismo il dott. Perani, che era già direttore generale della Presidenza della Giunta Chiaravalloti: un apprezzato dirigente, iscritto ad AN, con una figlia consigliere comunale di AN. Dico questo per sottolineare che io non ho mai guardato alle provenienze politiche, ho semmai preferito valorizzare le professionalità e le competenze. Quando nel 2008 Perani andò in pensione, mio fratello, che ne era il vicario, rimase in questa condizione di facente funzioni per 7/8 mesi e poi, su proposta dell’assessore del tempo, Guagliardi, fu nominato. Essendo già dirigente del settore con Chiaravalloti, fece il dirigente generale ad interim, il che consentì alla Regione un notevole contenimento della spesa. Laddove oggi, invece, si verifica un ricorso sfrenato alle competenze esterne, in aperta violazione del decreto legislativo Brunetta, con un aggravio di costi aggiuntivi per l’amministrazione, decisamente molto alti. Ma, - ha concluso Loiero - come tutti sanno, ognuno ha il suo modo di amministrare”.


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