Crotone. Furto di inerti lungo il fiume Neto, due persone denunciate dal Cfs

Crotone Cronaca
Il materiale sequestrato dal Cfs

Controlli a tappeto nei giorni scorsi, da parte degli agenti del Corpo Forestale dello Stato lungo i principali fiumi della provincia di Crotone, diretti a prevenire e reprimere prelievi illegali di inerti. Il bilancio ad oggi è di due persone denunciate.

IN PARTICOLARE è stata prestata attenzione al fiume Neto, soggetto a prelievi indiscriminati di inerti da parte di imprenditori senza scrupoli. Nei giorni scorsi, così, il personale di Santa Severina, insospettito dai segni evidenti di eccessivo transito di camion e mezzi cingolati lungo una strada sterrata che costeggia l’alveo in località “Ditture” di Rocca di Neto, ha riscontrato come un tratto del letto del fiume fosse stato interessato di recente da una intensa attività di scavo e prelievo di materiale inerte. Sono stati così intensificati i controlli, anche in orari diversi, ma senza mai trovare alcun mezzo. l’altro ieri però, alle prime luci dell’alba, è stata notata un’autovettura in sosta in un bivio strategico da cui è possibile controllare un’ampia area e soprattutto quella interessata ai furti.

IL CONDUCENTE, alla vista degli agenti, ha afferrato un cellulare, gesto che ha insospettito la forestale che ha incrociato e fermato subito dopo un mezzo pesante carico di materiale inerte che si stava dirigendo verso un vicino cantiere. Seguendo la scia d’inerti lasciata lungo la strada durante il trasporto e le tracce degli stessi mezzi, è stata individuata l’area degli scavi abusivi ed il luogo dove veniva condotto il materiale.

Identificato il responsabile del cantiere, un 48 enne di Rocca di Neto, B.S., quest’ultimo non è riuscito a fornire elementi che comprovassero la regolarità del prelievo, pertanto gli agenti hanno posto sotto sequestro il camion e il materiale e hanno denunciato in stato di libertà, “in concorso di persona”, sia il titolare del cantiere che un suo dipendente, M.L., autista del mezzo fermato. I reati contestati sono il furto aggravato, esercizio di cava abusiva, deturpamento di bellezze naturali, violazione alla normativa urbanistica edilizia, invasione di terreno, deviazioni di acque e modificazione dello stato dei luoghi.