Idv, De Masi: no al ponte e all’aeroporto di Sibari

Calabria Infrastrutture

Il Presidente del Gruppo dell’Idv Emilio De Masi, ha presentato, insieme agli on. Dattolo, Pacenza e Sulla, un ordine del giorno nel corso dei lavori del consiglio regionale tenutisi ieri inerente all’aeroporto di Crotone. Nello stesso odg, tra l’altro concordato in seno ad una riunione tenutasi alcuni giorni fa presso la Prefettura della Città Pitagorica, si elencano le ragioni geografiche, territoriali, economiche e sociali che debbono indurre tutte le forze che abbiano responsabilità di governo a recedere dal proposito del ministro Passera di ridimensionare alcuni scali aeroportuali e tra questi Crotone e Reggio Calabria.

“La richiesta, è motivata per via del fatto che l’aeroporto di Crotone, detiene gli oneri di servizi che sono finanziamenti attraverso l’erogazione dei quali si riconosce uno stato infrastrutturale assimilabile a quello di un’isola.” E’ quanto dichiara Emilio De Masi, capogruppo IdV. “Sarebbe paradossale che – continua - il Governo nazionale in presenza di questa opportunità decidesse di allestire una strategia come quella che è stata anticipata, in virtù della quale, l’aeroporto Crotonese verrebbe affidato per la sua gestione, unicamente agli enti locali che non avrebbero la forza finanziaria, quindi, per poterlo fare. La provincia di Crotone come territorio, di recente è stata destinataria di autentiche spoliazioni di servizi e con questo atteggiamento di fatto, si violano i diritti costituzionalmente sanciti che prevedono quello alla mobilità, come un diritto umano inalienabile, infatti, il territorio di Crotone è l’unico che non ha accesso diretto verso la Capitale. La strada statale 106 – incalza De Masi- versa in condizioni drammatiche e dunque, l’aeroporto, rimane l’unica infrastruttura la cui sopravvivenza permette in primo luogo, ai cittadini di quel territorio di affrancarsi dall’isolamento e in secondo luogo, permettono ai pochi turisti che frequentano quelle latitudini di potervi pervenire.

Due sono gli elementi – a mio parere- su cui basare la strategia che miri a salvaguardare questo scalo. Bisogna ricondurre sotto un’unica autorità sia gli aeroporti di Reggio che di Lamezia e di Crotone sulla falsa riga di come è già avvenuto per i porti perché questo tipo di governance permetterebbe di classificare le varie funzioni che ogni aeroporto dovrebbe svolgere; è necessaria inoltre, la realizzazione del progetto della metropolitana leggera che permetterebbe alle comunità della sibaritiche di raggiungere in poco più di mezz’ora l’aereoporto di Crotone, rivitalizzandolo ed evitando la bizzarria di costruire il quarto aeroporto. Per fortuna Scopelliti, nella sua relazione, avrebbe derubricato questo aeroporto, ad uno scalo con funzione regionali, mi pare indispensabile che vadano ridefinite prima le funzioni da assegnare agli altri aeroporti e poi pensare, un po’ stravagantemente di realizzarne un altro. In conclusione – dice De Masi- vorrei dire che, la relazione di Scopelliti, presenta luci ma anche tantissime ombre, in ogni caso, attraverso uno slogan, è possibile, rispetto alle istanze di mobilità dell’intera Calabria, riassumere le istanze vere della nostra regione in termini di infrastrutture: basta non fare due cose, l’aeroporto di Sibari e il Ponte per farne molte altre che servono davvero alle nostre comunità”.