Ambiente e legalità a Catanzaro con il progetto Pon “Amico Eolo”

Catanzaro Attualità

Un incontro – confronto dipinto sulla scia della legalità e dell'amore per l'ambiente, con l'ausilio di due relatori, il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e il responsabile WWF Calabria, Pino Paolillo, che, dall'alto della loro esperienza, hanno aiutato gli alunni ad approfondire tematiche legali e ambientali. Martedì scorso, nella sala teatro dell'istituto comprensivo “Patari – Rodari”, di via Daniele a Catanzaro, si è svolto l'incontro dal tema “Ambiente e Legalità”, organizzato nell'ambito del progetto Pon “Amico Eolo”, promosso dall'I.C “Patari – Rodari” in collaborazione con l'associazione Ra.Gi. Onlus di Catanzaro. Un progetto pensato - come ha spiegato nel suo intervento di apertura la dirigente scolastica dell'I.C. “Patari – Rodari”, Teresa Rizzo - per dare concretezza all'iniziativa “Le(g)ali al sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, promossa dal Ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole, al senso di giustizia e ad una partecipazione attiva nella società.

In quest'ottica, lo scopo del progetto Amico Eolo, rivolto, separatamente, agli alunni della quinta classe della scuola primaria, plesso “Gagliardi”, e a quelli della prima classe della scuola secondaria di primo grado, plesso “Patari” - come ha spiegato, fra le altre cose, la referente Nunzia Sganga, tutor insieme ad Annamaria Altilia - è stato quello di indurre i giovanissimi a una “cultura ambientale”, vale a dire all'amore e al rispetto per l'ambiente, che non possono prescindere da una conoscenza delle fonti di energia rinnovabile e da un'attenta applicazione delle regole.

All'incontro, moderato dalla giornalista Assunta Panaia, sono intervenuti anche il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Mercurio, il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, e l'assessore al Bilancio della provincia di Catanzaro, Giovanni Merante. Assente per motivi di salute è stato il presidente della Ra.Gi. Onlus, Elena Sodano.
Mercurio ha esortato la realizzazione un piano di formazione serio per i docenti, visto che è anche la scuola che deve garantire una crescita sana delle nuove generazioni. Reppucci si è soffermato su tre parole “magiche”: legalità, trasparenza e solidarietà, necessarie per costituire una società più giusta. E ha evidenziato le tante “negatività” della Calabria per spronare i piccoli interlocutori, futuro della Calabria, al miglioramento.

Un futuro “giovane” sul quale ha confidato anche Merante, che, pur distinguendo la politica buona dalla malsana, ha indotto gli alunni a non disaffezionarsi alla politica e a portare la legalità nelle istituzioni. Tutti gli interventi sono, dunque, ruotati attorno alla legalità e all'ambiente. Ma, il contributo più “illuminante”, la vera lezione di legalità non poteva non essere fatta dal procuratore aggiunto di Catanzaro, che da tanti anni si occupa di indagini sulla criminalità organizzata. Questi, con semplicità e con un linguaggio alla portata dei bambini, ha spiegato il significato di concetti come mafia e legalità. E ha evidenziato come la presenza della mafia cambi un territorio. E impedisca lo sviluppo. Per questo bisogna combatterla. “In Calabria – ha detto Borrelli - cominciano a crearsi le premesse, affinché la battaglia contro la 'ndrangheta possa essere vinta”. Il successo delle indagini, ha fatto notare il magistrato, dipende molto dalle risorse investite, dalle professionalità utilizzate. Ma è anche importante che si parli di mafia. E, a tal proposito, si è rivolto ai giovani definendoli “la Calabria informazioni”, da cui dipende il cambiamento della Regione.

Ad anticipare l'intervento appassionato di Paolillo, che ha colto l'attenzione dei bambini raccontando di “amici del mare e della terra” e parlando di tutela dell'ambiente con l'ausilio di diapositive, è stata l'esperta Stefania Giglio, che, insieme ad Emanuele Startari, ha tenuto lezioni e laboratori didattici. Gli interventi degli “ospiti d'onore” hanno destato tante curiosità fra gli studenti. Tanti interrogativi dissipati a puntino dai relatori.