Angela Napoli: l’Italia si doti di norme e di strumenti anticorruzione

Calabria Attualità

“Alla luce delle dichiarazioni rese nella giornata di ieri dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e della relazione odierna del Procuratore Generale Aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, ritengo si renda indispensabile che l'Italia si doti di norme e di strumenti anticorruzione che gli organismi internazionali hanno da tempo già adottato. -Lo afferma in una nota Angela Napoli Relatrice per la Commissione Giustizia- Quest e' stato il mio iniziale convincimento, coadiuvato da analoga posizione dell'intero gruppo di Futuro e Liberta', dal momento in cui mi e' stato affidato l' incarico di relatrice per la Commissione Giustizia sul provvedimento relativo alla prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione in discussione da mesi presso le congiunte Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati. Il testo pero', - continua - come pervenutoci dal Senato, e' stato da me considerato "puro manifesto" e, come tale, poco incisivo per contrastare le dilaganti corruzioni,illegalità e malaffare. Ho accolto, pertanto, il senso di responsabilità mostrato dal ministro della Giustizia, Paola Severino, nel richiedere ancora un po' di tempo per approfondire la valutazione sugli emendamenti rimasti da approvare nelle Commissioni ed ho condiviso la richiesta dello stesso Ministro nello stralciare alcuni emendamenti, tra i quali anche quelli da me presentati, al fine del loro inserimento in un provvedimento realmente efficiente per contrastare il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione, per il quale la responsabile del Dicastero si e' impegnata a provvedere, in accordo con le forze politiche, in tempi ravvicinati. Naturalmente sono fiduciosa che il ministro della giustizia condivida la necessita' che vengano presi in considerazione le mie proposte, in particolare, quella relativa all' introduzione del reato di anti riciclaggio, - conclude Angela Napoli - di unificare i reati di corruzione e concussione, di confisca del profitto di corruzione e concussione, di incandidabilita' per coloro che sono colpiti da tali reati.”