Avviato l’iter per la costituzione della Commissione diabetologica regionale

Calabria Salute

Con la riunione convocata ieri pomeriggio presso la biblioteca dell’ospedale civile S. Giovanni di Dio di Crotone ha preso il via l’iter per l’istituzionalizzazione della Commissione diabetologica regionale.

La riunione è stata presieduta dal direttore generale del Dipartimento Tutela della salute e Sanità della Regione Antonino Orlando e dal presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza.

Il consigliere regionale del Pdl, infatti, oltre a essere medico diabetologo, il 17 dicembre 2010 ha presentato una proposta di legge recante “Disposizioni in attuazione della legge 16 marzo 1987, n. 115 relativa alla prevenzione e alla cura del diabete mellito” che punta alla riorganizzazione della rete regionale a partire dall’esistente, prevedendo proprio l’avvio della Commissione specifica.

Faranno parte dell’organismo i direttori delle strutture complesse diabetologiche calabresi, un delegato regionale delle società scientifiche del settore, un portatore d’interesse degli utenti, un funzionario dell’assessorato regionale alla Salute.

Il dg del dipartimento Tutela della salute e sanità Antonino Orlando nel corso della riunione di ieri ha spiegato agli intervenuti le funzioni e i compiti assegnati al gruppo di lavoro.

Si partirà con una mappatura dell’esistente, ossia con una ricognizione di tutti i servizi e le prestazioni che vengono erogate su territorio calabrese in favore dei pazienti affetti da diabete. “Sarà una rivisitazione degli assetti organizzativi – ha precisato nel merito il dg Orlando – e non un semplice maquillage. Puntiamo a migliorare ed efficientare i servizi nei confronti di questi pazienti che costituiscono al 6,5% della popolazione complessiva calabrese”.

“Gli obiettivi sono molteplici e a costo zero – ha aggiunto l’onorevole Pacenza – e vanno verso il miglioramento della comunicazione tra le persone col diabete e gli operatori della sanità; la promozione di un maggiore interfacciamento e la creazione di un più efficace coordinamento tra gli operatori stessi del settore; l’esecuzione di un’effettiva gestione del sistema organizzativo; la riduzione delle barriere frapposte ad un trattamento efficace della malattia e la cura psicologica delle persone affette da diabete”.