Tropea: I ragazzi dell’Istituto Superiore a Palermo con Libera Sicilia

Vibo Valentia Attualità

Al Campus Albachiara sulla cittadinanza attiva dello scorso Novembre gli studenti tropeani si sono distinti vincendo il primo premio al concorso “Ideazioni” La storia di “Peppe”, coraggioso giovane capace di reagire con la denuncia alla prepotenza della ndrangheta, è piaciuta facendo conquistare un viaggio a Palermo con la guida di Libera. Partenza il 6 febbraio con una prima tappa presso la Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità di Palermo. Si visiteranno poi alcuni dei più significativi luoghi della memoria quali il quartiere della Kalsa, L’albero Falcone, Via D’Amelio, Piazza della Memoria. Il “Percorso Responsabile” continuerà con il trasferimento nella Valle dello Jato e la visita di beni e terreni confiscati, come la Cantina Centopassi e la Cantina Kaggio, per poi realizzare il passaggio dal Memoriale di Portella della Ginestra. Successivamente si andrà a Corleone e si visiterà il laboratorio della legalità con l’assistenza dell’associazione Corleone Dialogos. Gli studenti, accompagnati dai docenti Maria Domenica Ruffa e Salvatore Rizzo, faranno rientro a scuola il 10 febbraio. “L’evento, – dichiara una dirigente - molto atteso dai giovani, aggiunge un tassello importante all’impegno verso la legalità vissuto dalla nostra scuola perché consente di toccare con mano il prodigio dei beni confiscati alla mafia che si trasformano da luoghi di infamia in centri di civiltà, cultura e lavoro. Questo grazie ad una legge, intensamente promossa da Libera, che riesce a colpire nel cuore le mafie. I ragazzi potranno rendersi conto che lo Stato è forte e che la lotta per la legalità non è un’impresa utopistica.” Un mediatore culturale seguirà costantemente il gruppo tropeano esaltando al massimo il valore dell’esperienza. La prof.ssa M.D. Ruffa è la referente del progetto “L’isola che non c’è” che da otto anni opera intensamente per la diffusione della cultura della legalità nell’istituto e nel territorio ed il docente S. Rizzo è un componente assai attivo del gruppo di progetto che di recente ha vinto il Premio Caponnetto proprio per il suo impegno a favore della convivenza democratica.