Operazione Terminal: le indagini che hanno portato a 15 denunce

Catanzaro Cronaca

Le indagini | avrebbero consentito di acclarare che la "Frarima s.r.l.", in violazione dei presupposti giuridici stabiliti per il finanziamento pubblico, senza apportare alcun mezzo proprio e gonfiando ad arte i costi asseritamente sostenuti, ha realizzato la struttura alberghiera utilizzando esclusivamente il contributo pubblico frodato (per l'importo complessivo di 2.896.582,34 euro) e gli indebiti rimborsi tributari (pari a 2.079.721,00 euro) che sarebbe riuscita artificiosamente ed illecitamente a crearsi. Alla perpetrazione della frode avrebbero contribuito sia fornitori compiacenti sia funzionari della Regione Calabria membri della commissione di collaudo che ha predisposto la necessaria documentazione - rivelatasi falsa - a sostegno dei raggiri posti in essere dalla società. Le 15 persone coinvolte e (9 imprenditori e 6 funzionari pubblici) e la società "Frarima s.r.l.", ritenute tutte responsabili - a vario titolo ed in concorso tra loro - dovranno rispondere di truffa per il conseguimento di cospicue erogazioni pubbliche comunitarie, falso ideologico e materiale, emissione ed utilizzo di fatture e documenti per operazioni totalmente o parzialmente inesistenti, frode fiscale ed altri illeciti amministrativi e tributari.

Sulla base delle risultanze investigative, la procura della repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme ha disposto il sequestro preventivo del complesso alberghiero "T-hotel", di proprietà della "Frarima srl"; delle somme bancarie e di beni (soprattutto appartamenti, terreni ed immobili di pregio) nella disponibilità del rappresentante legale della "Frarima srl", per un valore equivalente al profitto del reato fino alla concorrenza dell'importo di 3 milioni di euro (somma indebitamente percepita a titolo di contribuzione pubblica nell'ambito dei finanziamenti percepiti dalla "Frarima srl"); delle somme bancarie e di beni nella disponibilità del rappresentante legale della "Frarima srl", per un valore equivalente al profitto del reato fino alla concorrenza dell'importo di quasi 800 mila euro (quale somma indebitamente percepita a titolo di credito tributario dalla "Frarima srl"). Il tutto per un valore complessivo di circa 18 milioni di euro.