Why Not: Pino Gentile si avvale della facoltà di non rispondere

Catanzaro Cronaca

Avrebbe dovuto essere sentito come teste ma si è avvalso della facoltà di non rispondere l'assessore regionale della Calabria, Pino Gentile, oggi nell'ambito del processo a carico delle 27 persone rinviate a giudizio a seguito della nota inchiesta "Why not".

L'inchiesta avviata nel 2006 dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris e poi, dopo l'avocazione a quest'ultimo, affidata alla Procura generale, che riguardava un presunto comitato d'affari che avrebbe illecitamente gestito i soldi destinati allo sviluppo della Calabria. Gentile, inizialmente indagato in Why not e prosciolto dalle accuse dal giudice dell'udienza preliminare il 2 marzo 2010, ha scelto il silenzio davanti ai giudici del tribunale collegiale, presidente Antonio Battaglia, a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni. E' stata acquisita invece l'altra attesa testimonianza di oggi, quella del sottoufficiale dell'Arma dei carabinieri che svolse le indagini di "Why not".

Il maresciallo ha spiegato di essere stato colui al quale fu affidata la principale teste dell'accusa, Caterina Merante, che egli ha dichiarato di ritenere pienamente credibile, e rispetto alla quale comunque ogni attività fu svolta, ha spiegato il carabiniere, sotto le direttive dei pm che si sono succeduti nel coordinamento dell'inchiesta ai quali poi tutto veniva puntualmente ed ampiamente relazionato. Sono stati sentiti sempre oggi anche Giuseppe Fragomeni - del tutto assolto in primo grado al termine del giudizio abbreviato, e per il quale è in corso il giudizio d'appello, ed Antonio La Chimia, già condannato dopo l'abbreviato a un anno e 10 mesi di reclusione, e per il quale pure si attende il giudizio di secondo grado . Il processo è stato infine rinviato all'8 febbraio, per acquisire le testimonianze fra gli altri degli ex presidenti della Regione Calabria Agazio Loiero e Giuseppe Chiaravalloti, entrambi indagati in "Why not" ed assolti in primo grado, per i quali e' in corso il giudizio d'appello che riprendera' il 24 gennaio.

83 notizie correlate