Confcommercio Cosenza: i commerciati fiduciosi per i saldi invernali

Cosenza Attualità

Ai nastri di partenza la stagione dei saldi invernali che nella regione Calabria inizia il 5 gennaio, e terminerà il prossimo 28 febbraio. Dopo il calo dei consumi di Natale i saldi invernali sono attesi con fiducia sia dagli operatori commerciali, che sperano in una ripresa delle vendite, sia dai consumatori che guardano ai saldi come all’opportunità di concedersi gli acquisti desiderati senza trascurare le esigenze di risparmio e oculatezza. Secondo le stime effettuate dell'Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale, infatti, l'80% circa delle imprese italiane del commercio al dettaglio ritiene che i saldi invernali incideranno fino al 20% sul totale delle vendite annuali ed un consumatore su due afferma di attribuire importanza ai saldi, il 22.9% ha affermato di essere "molto" propenso ad attendere i saldi per acquistare un articolo al quale stava pensando da tempo, il 27.2% dichiara di essere "abbastanza" propenso ad attendere i saldi. Ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2012, spenderà 403 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro (pari al 18% del fatturato annuo del settore). Per quel che riguarda la provincia di Cosenza, le previsioni di spesa stimate dalla Confcommercio, sono meno positive rispetto a quelle nazionali. Si prevede, infatti, che le famiglie della provincia di Cosenza spenderanno il 20% in meno rispetto al saldo medio nazionale. Se si passa a considerare il dato regionale, le famiglie calabresi mediamente spenderanno il 18% in meno rispetto alla media nazionale. Il presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, nel commentare questo dato, ha affermato: “la propensione all’acquisto, anche in periodo di saldi, nella nostra provincia e in Calabria in generale, si è ridotta perché la crisi qui è stata particolarmente sentita e le famiglie si trovano a dover fare i conti con le loro ridotte disponibilità economiche. Per i consumatori – continua Algieri - l’acquisto dei prodotti in saldo non rappresenta uno sfizio, ma è frutto di una scelta ragionata dettata sempre più spesso da necessità economiche”.