Droga: operazione “Cerbero”, i nomi degli arrestati

Vibo Valentia Cronaca

Alle prime luci dell’alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Tropea, a seguito di prolungata attività investigativa condotta dalla dipendente Aliquota Operativa nel periodo compreso tra il dicembre 2009 e l’estate 2011, hanno eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di 9 soggetti residenti nella Provincia di Vibo Valentia, per lo più di Tropea e Ricadi, resisi responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Nella Casa Circondariale di Vibo Valentia sono finiti: Pasquale Accorinti, 42enne di Ricadi, frazione Santa Domenica; Giuseppe Accorinti, 30enne di Tropea; Francesco De Benedetto, 26enne di Tropea; Giuseppe Marchese, 25enne di Tropea; Nicola Zangone, 24enne di Tropea. Agli arresti domiciliari Agos Enrico Tropeano, 53enne di Ricadi, frazione Santa Domenica, di fatto domiciliato a San Gregorio d’Ippona, nonché l’imposizione ad obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria e di dimora nei confronti di altri tre soggetti 25enni, P.D. di Spilinga, T.S. di Tropea e R.F. di Briatico.

L’INDAGINE | ha permesso di svelare l’organigramma di un sodalizio dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nella Provincia Vibonese, il Clan degli “Ncinci” (soprannome con il quale si indicano gli Accorinti), con capillari articolazioni che raggiungevano le singole strutture ricettive al fine di soddisfare eventuali richieste di narcotico anche da parte di turisti in villeggiatura presso la “Costa degli Dei”, la famosa fascia costiera che va da Briatico a Capo Vaticano. Le indagini prendono avvio nell’autunno 2009 a seguito di una escalation di atti incendiari intimidatori rivolti ad un commerciante di Santa Domenica di Ricadi. La vittima, titolare di una piccola attività a conduzione familiare, dieci anni prima aveva denunciato un tentativo di estorsione. Dal 2007 in poi, anno in cui viene emessa sentenza di condanna nei confronti dei suoi taglieggiatori, l’imprenditore inizia a subire atti intimidatori e minacce rivolti alla propria persona ed all’attività che gestisce. In occasione di un tentativo di danneggiamento a mezzo incendio perpetrato nei confronti dell’autovettura della vittima la sera del 20 settembre 2009, una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tropea, nell’ambito del servizio perlustrativo, intercetta, pochi attimi dopo il divampare delle fiamme, nei pressi del luogo del danneggiamento, un’autovettura con a bordo tre soggetti che dai primi accertamenti corrispondono per il tipo di auto utilizzata, per corporatura ed abbigliamento, ai presunti autori dell’atto criminoso. L’atto intimidatorio, giunto a pochi giorni dalla sentenza di condanna emessa in relazione al precedente episodio che aveva visto coinvolto l’imprenditore, diventa oggetto di indagine da parte dei Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Tropea, coordinati dal Sostituto Procuratore Dott. Giampaolo Boninsegna, titolare della indagine.

Le attività tecniche di indagine, intercettazioni telefoniche, ambientali e video, non solo danno da subito conferma dell’identità degli autori di quel fatto reato, ma fanno inoltre emergere che gli stessi soggetti sono partecipi di una più vasta organizzazione che gestisce il traffico della cocaina sull’intero territorio della “Costa degli Dei”. La prolungata attività investigativa ha inoltre fatto emergere quale associato di spicco di tale organizzazione anche un impiegato pubblico dell’Ufficio Provinciale Inpdap di Vibo Valentia nonché tra gli elementi con compito di mera distribuzione del narcotico anche insospettabili professionisti. In tal senso è stato possibile dimostrare che il sodalizio criminale, potendo contare sulla manovalanza di decine di soggetti e facendo anche ricorso a danneggiamenti al fine di recuperare crediti o comunque di imporsi nello smercio di stupefacenti, aveva monopolizzato il mercato, riuscendo a piazzare massicce e periodiche forniture di cocaina che veniva distribuita anche a rispettabilissimi professionisti della zona. Proprio in virtù dell’analisi investigativa condotta a carico di tali figure, è stato possibile smascherare i vani metodi tendenti ad occultare le attività illecite dell’associazione attraverso un linguaggio cifrato e criptico utilizzato per indicare i quantitativi di stupefacente nonché dietro le personalità rispettabili dei suoi associati e della sua clientela. Durante le attività di indagine è stato sequestrato un ingente quantitativo di droga, di tipo cocaina, nonché un’arma e munizioni nella piena disponibilità dell’organizzazione, detenute proprio da una di quelle figura ritenute insospettabili, Agos Enrico Tropeano. Oltre alla fornitura della clientela locale il sodalizio era riuscito, tramite i suoi canali di intermediazione, a inserirsi, in maniera piuttosto capillare, nelle molteplici strutture ricettive esistenti nel territorio. Difatti, proprio grazie all’attività di spaccio compiuta da alcuni animatori turistici conniventi, il sodalizio riusciva a rifornire anche i turisti che si trovavano in vacanza nelle varie strutture alberghiere della costa.

A conferma delle positive risultanze investigative, veniva tratto in arresto, nell’estate del 2010, un animatore turistico romano che spacciava la cocaina fornita del sodalizio degli “NCINCI” all’interno di un villaggio di Zambrone Marina. In considerazione della specifica competenza dell’A.G. procedente, tutte le azioni criminose commesse da figure risultate essere meri spacciatori verranno stralciate da questa attività investigativa affinché nei loro confronti proceda la Procura di Vibo Valentia.