Paludi: revocata misura cautelare a Berardi

Cosenza Cronaca

Il Giudice monocratico del Tribunale di Rossano, dott. Guglielmo Labonia, letta l’istanza depositata dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena, nell’interesse del quarantatreenne paludese Berardi Daniele, con la quale si chiedeva la revoca dell’obbligo di presentazione alla P.G., condividendone le motivazioni addotte dai legali Zagarese e Vena – rilevato che il tempo decorso e che il difeso ha assolto medio tempore ai medesimi senza dare adito a rilievi imponeva di rivalutare il quadro cautelare e le esigenze socialpreventive- , ha revocato nei confronti del Berardi Daniele il divieto di cui in premessa.

Al Berardi era stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. perché, in Paludi in data 08.06.2010, introdottosi nei locali del Comune di Paludi, si impossessava di un portafoglio contenuto all’interno di un borsello poggiato su un tavolo, contenente denaro ed i documenti di identità, sottraendoli al legittimo proprietario, con l’aggravante di aver commesso il fatto con destrezza, abilmente profittando della momentanea assenza dell’impiegata nella stanza, essendosi recata a consegnare documenti amministrativi nei locali attigui; e dall’aver commesso il fatto su cose esistenti in un ufficio pubblico.
Il Berardi a seguito di tale azioni veniva tratto in arresto dai Carabinieri di Rossano, intervenuti a seguito di segnalazione, e condotto presso la Casa Circondariale di Rossano.

L’uomo veniva processato col rito direttissimo, presso il Tribunale di Rossano, e nominava quali propri difensori fiduciari l’avvocato Ettore Zagare e l’avvocato Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano ed a giudicare il Berardi fu il giudice Dott. Benedetto Ruberto, che udite le arringhe dell’avvocato Ettore Zagarese e dell’avvocato Giuseppe Vena, che chiedevano di scarcerare il loro assistito e di applicare solamente la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Paludi ( poi modificata con l’obbligo di presentazione alla P.G.), ne accoglieva la tesi e disponeva l’immediata liberazione del Berardi.

Notizia segnalata da Corrado Rosetta