Catanzaro: 1 dicembre Giornata mondiale per la lotta all’Aids

Catanzaro Attualità

Giovedi 1 dicembre, in occasione della “Giornata Mondiale per la Lotta all’AIDS”, la Cooperativa Sociale “Zarapoti”, impegnata da anni in attività di prevenzione sul territorio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, ha organizzato “Stop AIDS 2011”, una giornata di sensibilizzazione ed informazione sull’HIV, il virus dell’AIDS.

Tre i momenti previsti: uno propedeutico ed informativo, il secondo prettamente sanitario, il terzo di carattere ludico-ricreativo e di animazione. Dalle 9.00 alle 13.00, in Piazza Prefettura, l’Unità di Strada della Zarapoti farà attività di prevenzione e informazione sul virus HIV e sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili. Per la prima volta a Catanzaro verrà data la possibilità di effettuare il test HIV in modo anonimo e gratuito direttamente in strada, mediante l’utilizzo di uno specifico kit monouso che consente in pochi minuti di rilevare o meno la presenza degli anticorpi del virus. I test verranno effettuati sul camper dell’Unità Mobile della stessa Cooperativa, con la supervisione di un pool di medici ed esperti del settore. In serata, a partire dalle 20.30, presso l’Auditorium Casalinuovo, si svolgerà un Talk Show al quale prenderanno parte Rubens Curia dirigente del Dipartimento Sanità della Regione, Lucio Cosco primario di Malattie Infettive del Pugliese-Ciaccio, Bernardo Stefano Grande e Giulia Audino del SERT di Catanzaro e Fabio Corigliano presidente della Cooperativa Zarapoti. Accanto all’aspetto sanitario si è pensato di legare anche una Lotteria finalizzata a finanziare l’attività della Cooperativa nel campo della prevenzione del virus HIV e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili. L’estrazione dei premi messi a concorso verrà effettuata durante la serata, che vivrà anche di intermezzi musicali, con la Big Noise Band, Saverio Palermo e i Social Friends, Enzo Principe e il Coro dell’Unione Italiana Ciechi di Catanzaro.

Desta sempre più preoccupazione, tra i giovani, il problema della diffusione del virus HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili, che abbraccia una fascia di popolazione sempre più vasta. Occorre dunque una maggiore informazione e un rafforzamento delle attività di prevenzione, in attesa che venga definitivamente creato un vaccino. Osservando l’evoluzione del fenomeno, si evince che nella maggior parte dei casi il problema non è più legato ad una condizione di emarginazione sociale, di “disagio giovanile”, di “devianza”, di “difficoltà a vivere”, ma presenta piuttosto anche un forte legame con i contesti e gli atteggiamenti della cosiddetta normalità: si “consumano”, infatti, rapporti occasionali senza le dovute precauzioni ed in contesti caratterizzati anche dal consumo di sostanze illegali ed alcol che abbassano ulteriormente i livelli di attenzione ed aumentano, di conseguenza, i rischi di contagio.