Cosenza: ingente sequestro di reperti archeologici

Cosenza Cronaca

Un ingente sequestro di reperti archeologici è stato effettuato dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza. L’operazione, denominata “Sansozonte” verrà illustrata in conferenza stampa alle ore 10,00, presso la sede del nucleo T.P.C. di Cosenza, dal capitano Raffaele Giovinazzo, comandante del reparto, che illustrerà i dettagli che hanno portato al maxi sequestro di materiale archeologico.

h 12:00 | Maxisequestro di reperti archeologici effettuato dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza. L’operazione, denominata “Sansozonte” ha portato alla denuncia per ricettazione di 77 persone e al recupero di 4.050 monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e bizantina; 1.003 reperti archeologici, consistenti in vasi di ceramica, fibule, anelli, bottoni, pesi da telaio e monili in ceramica; 35 reperti di natura paleontologica ed 8 metaldetector. Le persone identificate sono state denunciate anche per violazioni in materia di alienazione di beni archeologici. Le indagini hanno avuto inizio dopo che i carabinieri hanno individuato una persona di San Sosti che abitualmente si dedicava alla ricerca illecita sul territorio calabrese di reperti archeologici che poi commercializzava attraverso aste e inserzioni online. I carabinieri sono poi riusciti a ricostruire l'intero traffico che andava avanti da oltre tre anni. Gli investigatori hanno poi eseguito una serie di perquisizioni disposte in alcune zone d'Italia dal Procuratore della Repubblica di di Castrovillari, Franco Giacomantonio, e dal sostituto Francesco Pellecchia. Al termine degli accertamenti i reperti archeologici saranno messi a disposizione della Soprintendenza Archeologica.

VIDEO INSERITO ALLE 12:42

Notizia correlata