Maltempo: centro funzionale Multirischi Arpacal lancia l’allerta meteo

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“Dalle prime ore della giornata la regione è interessata da precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale, che hanno determinato criticità diffuse nei territori delle province di Catanzaro (zona Jonica centrale) e Crotone (Marchesato). In particolare un viadotto della SS106, nel comune di Badolato, è stato chiuso alla circolazione viaria. Inoltre si sta valutando la possibilità di evacuare alcune scuole dello stesso comune. Allo stato sono stati allertati circa 40 comuni, dei quali 12 in livello 3 (massimo livello di allerta)”. E’ quanto riferisce il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che sta seguendo H24 l’evoluzione meteo in Calabria, trasmettendo bollettini periodici alla protezione civile regionale ed alle Prefetture delle cinque province calabresi. Sull’evoluzione della situazione meteo, Centro Funzionale Multirischi dell'Arpacal riferisce di aver “effettuato un'estensione dell'Avviso di Criticità di livello 1 per tutta la regione. In merito all'evoluzione del fenomeno meteo, le precipitazioni continueranno ad interessare il versante Jonico per le prossime 24 ore. Tali precipitazioni potranno avere anche carattere di rovescio o temporale. La rete di monitoraggio del Centro Funzionale Multirischi ha misurato i seguenti valori significativi: Petronà: 122 mm in 12 ore, Santa Caterina allo Jonio: 85 in 12 ore”. Su tutta la Calabria, il CF Multirischi Arpacal, nell’ultimo bollettino meteo diffuso questa mattina, ha previsto “nelle aree a rischio di frana e/o a rischio di inondazione e in particolare in quelle classificate dal PAI (aree a rischio di inondazione, aree di attenzione, zone di attenzione, punti di attenzione, aree a rischio elevato o molto elevato di frana) sono attese precipitazioni che potrebbero determinare fenomeni di dissesto localizzati o diffusi e di intensità da moderata a media. Fenomeni di questo tipo possono costituire pericolo per la incolumità delle persone direttamente investite dal fenomeno”.

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