Applausi ed emozione per “L’angelo di Alfredo” al Festival del Film di Roma

Cosenza Attualità

Accoglienza calorosissima per “L’Angelo di Alfredo”, di Fabio Marra, proiettato ieri, presso il Centro Elsa Morante, nell’ambito della “Vetrina dei giovani cineasti italiani”, al Festival internazionale del Film di Roma.

«Originale, acuto e delicato, il docu-film di Marra offre una chiave di lettura equilibrata nel raccontare una vicenda che certo, nell’essere approcciata, presentava innegabili rischi di scadere nel retorico e nel sentimentale» ha detto, dopo la proiezione seguita da un pubblico attento e coinvolto, il giornalista Massimo Gamba, autore del saggio “Vermicino, l’Italia nel pozzo”.

A trent’anni dalla tragedia di Vermicino, il lavoro prodotto dalla Quadra Film di Cosenza, ricostruisce, attraverso la voce e il ricordo di Angelo Licheri e degli altri protagonisti del soccorso, il dramma e la speranza di quelle ore. Angelo, il caposquadra degli speleologi del Soccorso alpino Tullio Bernabei, lo speleologo Maurizio Monteleone e l’ex vigile del fuoco Maurizio Bonardo tornano su una ferita mai rimarginata per raccontare, in maniera asciutta, una vicenda che, nonostante il passare del tempo, è ancora dolorosamente viva nel sentire del popolo italiano.

Era il Giugno del 1981; a Vermicino, poco fuori Roma, un bimbo di sei anni, Alfredo Rampi, cade in un pozzo artesiano. L’Italia segue in tv le operazioni di salvataggio: un’interminabile diretta destinata a segnare per sempre la nostra storia. A cinquantaquattro ore dall’incidente, il volontario Angelo Licheri si cala in quel terribile budello. Trova Alfredino ancora vivo ma l’estremo tentativo di riportarlo in superficie non riuscirà.

«Penso che questo lavoro documentale rappresenti un prezioso contributo di verità – ha dichiarato Licheri, eroe senza fortuna in quella disperate ricerca di un modo per trarre in salvo Alfredino -. Troppe cose sbagliate o pretestuose sono state dette, dopo quella terribile conclusione, ingenerando confusione e momenti di dolore aggiunti al dolore. Questa è invece una ricostruzione asettica, vera, capace di restituire la giusta luce ai fatti».

Interviste, immagini inedite e ricostruzioni al computer danno corpo al lavoro ideato e diretto da Marra, con la produzione esecutiva di Carmelo Ramundo, la fotografia di Arturo Barbuto e la co-produzione di Raffaele del Monaco.

«Ho sentito forte il bisogno di raccontare attraverso un docu-film quella tragedia perché ha segnato profondamente la mia infanzia, con ricordi tristi e indelebili – ha detto il regista Marra -. Ho ancora chiare le immagini trasmesse allora in tv e il mio ingenuo desiderio di allora di poter contribuire a un lieto fine con una telecamera che entrasse nel pozzo per dirci come fare. Ed è un po’ quello che ho fatto ora; guardare da dentro, ricostruire quello che allora non abbiamo potuto vedere».

Oltre al regista e Licheri, presenti alla proiezione anche Maurizio Monteleone, il produttore esecutivo Carmelo Ramundo e una delegazione del “Centro Rampi” che ha concesso il proprio patrocinio morale all’opera.

E ora la Quadra Film lancia, tramite il proprio sito all’indirizzo www.langelodialfredo.it, una raccolta fondi per Angelo Licheri, le cui difficili condizioni di salute sono note. On line è possibile conoscere le modalità per offrire un contributo che giungerà direttamente ad Angelo.

La “Vetrina dei giovani cineasti italiani”, nuova sezione della prestigiosa manifestazione capitolina nasce da un progetto promosso dalla Presidenza del Consiglio - Dipartimento della Gioventù, rivolto ad autori e professionisti dell’audiovisivo italiano, e si propone di scoprire e valorizzare i creativi emergenti di tutto il territorio nazionale. Dieci le opere selezionate tra cui il pubblico sceglierà quella vincitrice per la proiezione nella giornata conclusiva del festival.