Trematerra esprime soddisfazione per il riconoscimento del marchio DOP alla “Liquirizia di Calabria”

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L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - comunica che la Comunità Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il regolamento di esecuzione (UE) con il quale si riconosce definitivamente la Denominazione di Origine Protetta per la “Liquirizia di Calabria”.

“Il paniere di qualità calabrese – dichiara con soddisfazione Trematerra - si arricchisce di un altro importante prodotto: si tratta di un notevole e non scontato risultato che vede premiata la costanza e gli sforzi del comitato promotore coadiuvato dal nostro assessorato”.

L’assessore all’Agricoltura ha poi espresso un particolare ringraziamento per Antonio Massarotto, esponente del comitato promotore e presidente del nascente consorzio di tutela “il quale ha saputo interpretare la necessità di difesa e sostegno per l’importante produzione regionale minacciata nella sua origine da altre produzioni concorrenti”. “Il riconoscimento – racconta Trematerra - è avvenuto dopo il confronto di questa liquirizia con radici provenienti da altre nazioni o da altre regioni della stessa penisola italiana (Abruzzo, Basilicata, Sicilia), si è determinata la sua tipicità derivante non solo dal bassissimo contenuto di acido glicirizzico e dal basso contenuto di zuccheri (per lo più saccarosio) ma, soprattutto, dal particolare equilibrio delle sostanze che la compongono. Pur trattandosi di una pianta comune e presente in diverse parti del mondo, la liquirizia sembra aver trovato il suo ambiente ideale nel suolo calabrese che, grazie al clima caratterizzato da lunghe estati asciutte ed inverni miti e grazie alle sue caratteristiche orogeografiche, offre a questo arbusto ed alla sua radice un habitat perfetto in cui svilupparsi. I risultati economici ottenuti dalle produzioni agroalimentari e la conferma dell’unicità dei prodotti calabresi, come la liquirizia – aggiunge infine l’assessore Trematerra - devono essere da stimolo nell’impegno a supporto dei produttori sui prossimi traguardi, quali il riconoscimento dell’IGP “Olio di Calabria”, IGP “Pecorino Crotonese” e IGP “N’duja” di Spilinga”.