Associazioni ambientali sull’eolico a Crotone

Crotone Attualità

Riceviamo da Altura, Arci, Comitato Nazionale Paesaggio, Enpa, Gruppo Archeologico Krotoniate, Italia Nostra, Lipu, Associazione Mediterranea Natura, WWF Calabria:

"Nel 2007, per il tramite dell’allora assessore regionale all’ambiente Diego Tommasi e ,successivamente, nel mese di dicembre 2010 le associazioni ambientaliste avevano inviato un appello alla Regione Calabria, alla Provincia ed al Comune, per chiedere una moratoria degli impianti eolici a Crotone, proponendo di adottare un piano energetico che disciplini l’installazione di questi impianti industriali onde limitare la folle e selvaggia corsa alla presentazione e troppo celere approvazione di progetti che pregiudicheranno per sempre lo sviluppo turistico e agricolo del territorio.

Le associazioni avevano fatto riferimento alle forti speculazioni dovute alle incentivazioni governative ed alle conseguenti ripercussioni negative in ambito sociale ed economico -attestate da numerose inchieste penali- e nell’ambiente, con danni alla biodiversità, alla salute delle persone (art. 32 della Costituzione) ed al paesaggio, (art. 9 della Costituzione).

In particolare, nel territorio provinciale di Crotone sono in funzione più di 200 aerogeneratori, ma, se dovessero essere approvate tutte le richieste presentate, si arriverebbe ad un numero davvero spropositato di pale, ben 620, concentrate in un territorio piuttosto limitato e ricoperto di vincoli, ed in particolare oltre 110 pale sono previste a corona della città capoluogo.

Da notizie di stampa abbiamo appreso che sono state approvate dalla Regione dodici torri eoliche superiori ai 100 metri nel parco eolico del Piano San Biagio (praticamente la periferia nord-ovest di Crotone).

L'impatto è devastante per la città e per il suo futuro, anche perchè l'ENAC ha sancito l'incompatibilità con l'aeroporto che dovrebbe sospendere i voli, come confermato in una nota del presidente della Società Aeroportuale S.Anna, Roberto Salerno, che ha protestato per la mancata revisione dell’autorizzazione da parte della Regione, dopo il parere negativo dell’ENAC-.

I lavori dell’impianto sono già iniziati da mesi, nel silenzio dell'ente locale.

Oltre all’ENAC, che ha dato parere totalmente negativo per 8 torri eoliche su 12, la Soprintendenza Archeologica ha chiesto l’esecuzione di indagini archeologiche preventive finalizzate alla tutela dei siti archeologici probabilmente presenti nell’area, finora a destinazione agricola.

Hanno espresso parere non favorevole anche l'ANAS e la SORICAL, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico dichiara di non avere agli atti il progetto originario.

A questo punto, le associazioni firmatarie, nel ribadire la richiesta di moratoria degli impianti eolici in Calabria, chiedono che venga urgentemente rivisto il parere favorevole della Regione, come richiesto dall’ENAC, che ha espresso parere contrario alle gigantesche torri eoliche, queste sì pericolose per i piani di volo e per la sicurezza della navigazione aerea.

Con buona pace degli innocenti alberi di Villa Margherita, inutilmente ed ingiustamente sacrificati!"


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