Dono della Provincia di Catanzaro per Benedetto XVI

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Una statuetta raffigurante la Vergine Immacolata, scolpita in avorio indiano presumibilmente nel XVIII secolo, è il dono che la Provincia di Catanzaro ha offerto a Sua Santità papa Benedetto XVI in occasione della sua solenne visita in Calabria.

La scultura, realizzata in Spagna e in ottimo stato di conservazione, montata su una base d’argento del ‘700 decorata a baccellatura e foglie d’acanto, è stata fornita dall’antiquario Francesco Paolo Piro.

La figura di Maria possiede tutte le caratteristiche dell’iconografia tradizionale, che riporta alle parole di San Giovanni: “Un segno grandioso apparve nel cielo: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle”. Da questi versi nasce l’immagine che per secoli fu conosciuta come la “Donna dell’Apocalisse” e che l’8 dicembre del 1854 prende ufficialmente il nome di Immacolata Concezione. In quell’anno, nella Basilica Vaticana, la Bolla Ineffabilis Deus emanata da Pio IX proclama il dogma dell’Immacolata Concezione.

L’Immacolata scolpita in avorio si presenta coronata, ha in una mano lo scettro d’argento e nell’altra sorregge il Bambino benedicente che tiene nella mano sinistra un globo, simbolo di regalità. Il volto è uno splendido ovale, dai tratti giovanili, sorridente, incorniciato da lunghi capelli sciolti che ricadono sulle spalle. Il vestito ricco di pieghe e panneggi, alto cintato, è avvolto in un mantello, i cui lembi sono tenuti insieme sul petto da una fibula di forma circolare. Ai suoi piedi la mezzaluna tradizionale, un cherubino, avvolti da una nuvola.

In una lettera rivolta al Santo Padre, il presidente della Provincia Wanda Ferro, ha ricordato come l’immagine dell’Immacolata è cara a Benedetto XVI come ad un altro pilastro della Chiesa: San Bruno di Colonia. “Ci è sembrato l’oggetto più giusto – ha scritto Wanda Ferro - per rappresentare una terra da molti non conosciuta, anzi alcune volte volutamente ignorata, ma che può vantare secoli di storia e di civiltà, soprattutto nel campo della Fede, espressa con figure altissime di santi e testimonianze vere e popolari. Santo Padre, in relazione alla sua ultima esortazione rivolta ai ragazzi calabresi, ci fa onore apprendere come Lei riconosca a questi l’essere portatori di valori profondi, ereditati dalle famiglie, che li portano a mantenere ‘forti legami familiari’, attaccamento alla propria terra ed alle tradizioni religiose. Nello stesso tempo Lei riconosce come ‘particolarmente difficile’ la condizione dei nostri giovani, tra mancanza di lavoro, ‘secolarismo dilagante’, la criminalità organizzata. Santità, compito di noi amministratori pubblici è essere d’esempio per la nostra gente. Ancora una volta prendiamo spunto dalle parole di un grande Santo, Don Bosco: ‘In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare’”.

L’immagine della Vergine Immacolata in avorio donata al Papa è stata riprodotta in una immaginetta che il presidente Ferro ha voluto distribuire tra i dipendenti dell’Amministrazione. Sul retro si legge una frase di San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, che pose sotto la materna protezione dell’Immacolata gli istituti da lui fondati e sparsi in tutto il mondo, tanto da fare coniare il termine “Madonna di Don Bosco”, a riportare in vita il culto della Madonna Ausiliatrice: “E’ quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria”.