Guardia Piemontese: cambiamento per la nostra Calabria

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"Quella di oggi è una grande occasione per trovare, al di là degli steccati, strumenti di cambiamento per la nostra Calabria. Dobbiamo esseri tutti grati all'onorevole Domenico Naccari per averci dato la possibilità di confrontarci e ricercare questi strumenti. Il fatto che la Fondazione "Calabria Roma Europa" sia riuscita a raggruppare finora oltre centro comuni è un dato unico e di straordinaria importanza. Devo dire, poi, che mai come adesso ci sentiamo vicini alla nostra Capitale". Lo ha detto ieri sera a Guardia Piemontese l'assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri intervenendo al convegno promosso dalla Fondazione "Calabria Roma Europa", presieduta dal consigliere di Roma Capitale e delegato del sindaco Alemanno ai rapporti con le comunità regionali, Domenico Naccari, cui hanno fra gli altri partecipato sindaci e amministratori dei 28 comuni del cosentino che hanno aderito alla fondazione. "I comuni - ha aggiunto Caligiuri - sono luoghi di democrazia non solo più prossimi ai cittadini, ma ricchi di cultura e potenzialità per lo sviluppo". L'assessore ha citato il caso del comune di Nardo di Pace che "da paese più povero tra i poveri" è riuscito a trasformare le sue debolezze in opportunità di crescita e innovazione. E "se c'è riuscito un piccolo comune definito ultimo tra gli ultimi, possiamo immaginare cosa potrebbero fare gli altri centri se solo sfruttassero appieno le immense risorse a disposizione", ha detto ancora richiamando le radici storiche che la Calabria ha nel Mediterraneo. Come dire, che "la Calabria è un giacimento culturale a cielo aperto spesso sottoutilizzato". Probabilmente la ragione risiede "nel troppo individualismo che ha caratterizzato le scelte di questi anni", ha osservato Domenico Naccari.

"Il nostro obiettivo come fondazione - spiega - è appunto quello di mettere in rete le tante realtà locali, le tante professionalità presenti in questa regione, per amplificare in un unica voce le istanze che molto spesso, se isolate, rimangono inascoltate". Quindi "l'unione fa la forza per il riscatto della Calabria" è il messaggio del consigliere capitolino, che ha annunciato la presentazione ufficiale della Fondazione a Roma per il 28 di questo mese. "Viviamo in una regione operosa, - è stato detto -, vivace intellettualmente, ricca di risorse, ma non riusciamo a tradurre in sviluppo tutto il nostro lavoro. "Abbiamo una Calabria che in silenzio lavora per l'Europa e coi maggiori centri di ricerca mondiali - ha assicurato dal canto suo il docente Unical Michele Borrelli -, sottolineando il ruolo dei centri di ricerca calabresi "apprezzati in tutta Europa, che raccoglie da noi il fior fiore delle intelligenze in questo campo". La Calabria si avvicina all'Europa, è il tema della manifestazione, durante la quale non è mancata la discussione sulla spesa dei Fondi Comunitari. L'eurodeputato Mario Pirillo ha sottolineato come dall'Europa arrivano "continue sollecitazioni a spendere le risorse destinate alla Calabria". Per Caligiuri, invece, "la regione guidata da Scopelliti le risorse non punta soltanto a spenderle ma a spenderle bene". Il problema per Pirillo è che le risorse "devono essere impiegate in tempo utile perché il rischio è la decurtazione del finanziamento", sebbene, ammette l'eurodeputato calabrese, sia stata registrata "una lentezza generalizzata nella spesa in tutti i 27 stati membri".

In realtà l'Europa, secondo Caligiuri, "ha grandi limiti ma ci offre al tempo stesso molte opportunità legate all'utilizzo dei fondi comunitari". Tuttavia, lascia intendere l'assessore, qualche problema di equità esiste "se è vero che in dieci anni l'Italia ha conferito all'Europa 130 miliardi di euro, ma in termini di aiuti ne sono stati destinati solo 105". Poi fornisce un elemento di riflessione che tocca l'eccessiva burocrazia in Europa: "Secondo uno studio - ha detto Caligiuri - è stato certificato che la spesa dei fondi comunitari nel periodo 2000-2006 ha inciso sul Pil per 1.3 percento. Lo stesso studio ha dimostrato che se queste risorse fossero state assegnate senza bandi, cioè dati a pioggia, il Pil sarebbe invece crescito del doppio, il 2,5%". La manifestazione è stata organizzata da Antonella De Angelis, coordinatrice per il Tirreno della Fondazione "Calabria Roma Europa".