Studi-Centro Calabria: “Ingiustificabile ridurre le ore di sostegno”

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“L’integrazione scolastica è un diritto che andrebbe sempre riconosciuto ed in qualsivoglia realtà difeso, anche e soprattutto allorquando, a richiederlo, sono le famiglie di ragazze e ragazzi diversamente abili e portatori di handicap”.

E’ quanto afferma il vice coordinatore regionale di Studicentro Calabria, il movimento studentesco dell’area moderata e vicino all’Unione di centro, Francesco Madeo.

E’ impensabile ed oltremodo ingiustificabile ridurre gli orari delle lezioni di sostegno e, nel contempo, far mancare l’indispensabile apporto di assistenti ed insegnanti specializzati: è un qualcosa di estremamente irrispettoso, che contrasta persino con quanto stabilito dai dispositivi legislativi (vedi legge 104 del 1992) e dalla nostra Carta Costituzionale.

Le Istituzioni preposte, in tal senso, hanno il dovere di intervenire e trovare soluzioni adeguate e proporzionate alle varie realtà, magari risparmiandoci il solito teatrino dello scarica barile, così come, ultimamente, sembra fare la Provincia di Cosenza. Ognuno, limitatamente alle funzioni del proprio ruolo e delle proprie deleghe, dovrebbe assumersi delle precise responsabilità, a prescindere dai colori politici o dalle appartenenze partitiche. Su argomenti tanto delicati, che vanno a toccare da vicino la sensibilità dell’individuo – prosegue Madeo - è infatti fuori luogo, poco rispettoso ed assai inopportuno far rientrare questioni politiche. Temi di questa portata non possono essere terreno di scontro tra rossi, bianchi o neri: qui è in gioco l’educazione e l’inserimento, anche nella società, di giovani meno fortunati, che necessitano di tanta vicinanza e di risposte concrete. Studicentro Calabria, dunque, sarà vigile e molto attenta all’evolversi di questa triste vicenda ed auspica, come anticipato in precedenza, delle soluzioni immediate e l’assunzione di quel senso di responsabilità, sin’ora ahinoi latitante, che dovrebbe sempre contraddistinguere qualsiasi amministratore o dirigente pubblico. Noi non addossiamo colpe a nessuno, ma pretendiamo delle risposte rapide ed esigiamo rispetto per le famiglie e per i giovani diversamente abili, ai quali non può essere assolutamente negato, né ora e né mai – le conclusioni del vice coordinatore regionale di Studicentro Calabria - il sacrosanto diritto allo studio ed all’assistenza scolastica”.