Fondazione Field: verso l’unione di Malito, Grimaldi e Belsito

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Malito

Nella giornata di martedì 13 settembre 2011 alle ore 17, presso la Sala del Consiglio del Comune di Malito si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti della Fondazione FIELD responsabili del progetto della Regione Calabria "Unione Di Comuni" ed i Sindaci Mario Guzzo Foliaro del Comune di Malito, Giovanni Notarianne di Grimaldi e Antonio Basile di Belsito, in vista della costituzione dell’Unione dei Comuni. Presente anche l’Assessore al Personale del Comune di Belsito, Spina Gaetano.

Il Presidente di Field, Mimmo Barile, ha presieduto la riunione e relazionato sul percorso operativo da avviare per la costituzione dell’Unione dei Comuni, in ottemperanza alla direzione ormai nitida intrapresa dalla legislazione nazionale sul riordino istituzionale dei piccoli municipi, che porterà a brevissimo ad una nuova rapida trasformazione e semplificazione dei governi locali. Una linea di indirizzo di respiro europeo, con Germania e Francia che hanno già da tempo affrontato significativi processi di riordino in questo senso, oggi ineludibili anche per i Comuni italiani.

Il Presidente della Fondazione Field ha sottolineato che il cammino per far tornare in equilibrio il bilancio pubblico italiano passa soprattutto per tali riforme, tese a razionalizzare ed a rendere efficiente la spesa, anche se l’esigenza di contenimento è solo un aspetto della complessa questione del riordino istituzionale. C'è l'oggettiva difficoltà da parte dei piccoli comuni di fornire ai cittadini tutti i servizi di cui hanno non solo bisogno, ma diritto: difficoltà che ci spinge inevitabilmente fuori dalla dimensione della municipalità per investire in una nuova cultura che ci sprona a far sistema fra Comuni diversi, a rivedere le modalità di funzionamento e a snellire procedure nella pubblica amministrazione, coinvolgendo in progetti integrati e partecipati i soggetti economici e sociali del territorio. Questa è, secondo Mimmo Barile, la nuova governance di cui ha bisogno il nostro Paese e la Calabria in particolare: non solo quindi Unione motivata da un’economia nella gestione associata di servizi comunali, ma programmazione di un progetto di sviluppo economico e sociale strategico concertato e condiviso di aree più vaste dei municipi attuali.

Il Presidente Barile ha ricordato che il Governatore Scopelliti crede fortemente in questo nuovo processo, che sarà supportato da premialità a valere sui bandi pubblici regionali utili per ottenere i contributi regionali, ordinari e straordinari, previsti per i progetti di sviluppo locale.

La Regione Calabria ha finanziato il progetto di Field proprio per dare assistenza ai piccoli Comuni nella costituzione delle Unioni, che saranno accompagnati e supportati da un pool di esperti in materia ed avranno l’assistenza in loco di due animatori al fine di concretizzare nel più breve tempo possibile il processo di associazionismo intercomunale. L’augurio, ha concluso Mimmo Barile, è che il modello che si andrà a costruire possa trovare l’assenso anche di altri Comuni del comprensorio.

Il confronto è stato importante e positivo, per i temi affrontati e per gli interventi dei Sindaci presenti che sono stati unanimi nella volontà di procedere in tempi brevissimi, non soltanto per gli obblighi legislativi ma nella convinzione che l’Unione rappresenta l’unica strategia possibile di sviluppo del territorio e che solo accorpando i servizi è ormai possibile la sopravvivenza delle piccole realtà municipali calabresi altrimenti strozzate dalle difficoltà economiche e gestionali.

Quanto al risultato dell’incontro, il prossimo passo dovrebbe essere una prima delibera di indirizzo con cui far partire formalmente l’iter. Sarà cura di Field, nelle more, procedere all’analisi territoriale dei fabbisogni da sottoporre alle Amministrazioni interessate.

L’intento prioritario, con il quale gli amministratori comunali ed il team di Field si sono salutati, aggiornandosi alla prossima riunione, è stato quello di rafforzare il progetto dell’Unione dei Comuni al fine di coordinare decisioni su ambiti importanti quali i tributi, la viabilità, il sociale, per ottimizzare le risorse umane ed economiche dei diversi comuni e garantire un risparmio dei costi nella gestione del personale e altresì per essere più incisivi nelle decisioni e nei rapporti con gli enti e le istituzioni sovracomunali e lo Stato centrale.