Ospedale Catanzaro, Didonna: un giorno di ordinaria amministrazione

Catanzaro Salute

"Succede che nell’era dei tagli alla spesa sociale e all’applicazione di nuovi ticktes sanitari per ripianare il deficit del debito pubblico italiano, nell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro per l’applicazione di un gesso per un frattura composta all’avambraccio sinistro si debba ricorrere addirittura al ricovero d’urgenza. - Lo rende noto un comunicato stampa del Circolo "Il Rinnovamento" - Tutto questo non è fantascienza ma è quanto accaduto stamattina ad una bambina di circa 3 anni che si recava unitamente ai propri genitori all’ambulatorio ortopedico del presidio catanzarese per una visita di controllo a seguito di un trauma da lesione accidentale già trattato dal pronto soccorso del “Pugliese” 5 giorni fà e curato con una semplice applicazione “a doccia” e non invece come sembrerebbe previsto con la procedura della riduzione della frattura stessa e successiva applicazione di un giro in completo gesso.

I genitori ovviamente venuti a conoscenza della presunta non conformità delle cure prestate in precedenza al Pronto Soccorso , hanno protestato con il medico presente per tale comportamento soprattutto in considerazione della tenera età della paziente e a questo punto per la pericolosità della patologia in precedenza non giustamente considerata; per contro lo stesso medico in ambulatorio forse stizzito dalla reazione dei genitori della paziente ha disposto senza batter ciglio addirittura il ricovero d’urgenza presso il reparto di ortopedia (non pediatrica, in quanto l’A.O. “Pugliese –Ciaccio “ ne è sprovvisto) per la successiva procedura d’intervento medico con l’applicazione del gesso all’avambraccio.

Quanto sopra descritto ovviamente ha degnato ulteriore e profondo stupore nei genitori della bimba che immediatamente si sono prima volti agli uffici della Direzione Sanitaria e poi successivamente al primario del reparto di ortopedia dott. Barilaro per chiedere spiegazioni sull’accaduto odierno e sulla gravità della prognosi tale da richiedere un ricovero urgente a soli 5 giorni di distanza da un precedente intervento tramite il Pronto Soccorso.

Grazie alla saggezza ed allo spirito di servizio del primario del reparto a cui si deve tanto sia per senso d’iniziativa e responsabilità, si è evitato un ricovero d’urgenza quando l’urgenza non era poi tanto tale visto che le operazioni sanitarie d’intervento sulla bambina non sono durate complessivamente più di mezzora di orologio.

Basta e crediamo succeda spesso nella disastrata sanità calabrese, che fatti del genere siano all’ordine del giorno e che gli stessi potrebbero essere evitati con tanto buon senso da parte degli operatori sanitari, come in questo caso del dott. Barillari, che eviterebbero spese inutile a carico del Servizio sanitario regionale con ricoveri non obiettivamente necessari e addirittura urgenti che poi gravano come macigni sul deficit finanziario sanitario regionale oggi in oltre modo ripagato con nuovi balzelli a carico dei contribuenti calabresi. - Conclude la nota - Auspichiamo che oltre a presenziare all’inaugurazioni di nuovi reparti e ambulatori, il D.G. dell’ A.O. “Pugliese-Ciaccio” dott.ssa Elga Rizzo intervenga presso il governatore Scopelliti, commissario all’emergenza socio-economica-sanitaria, affinché il nosocomio più importante della Regione Calabria sia dotato di un adeguato reparto di pediatria ortopedica in passato esistente ed oggi scomparso e fronteggi temporaneamente tale mancanza supportando con adeguato personale sanitario l’ottimo lavoro di alcuni medici come il dott. Barilaro oggi primario ortopedico, tecnico di radiologia , radiologo e anche “ambasciatore di colpe altrui” ed inoltre ponendosi in qualità di D.G., il primario obiettivo di un maggiore controllo della spesa e degli atti sanitari tra cui i dispositivi di ricovero urgenti per evitare come sarebbe potuto accadere oggi che per una semplice applicazione di un gesso durato circa mezzora, possa divenire invece molto dispendioso per le tasche dei contribuenti calabresi”.


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