S. Maria del Cedro: “Chi si occupa del parco Laos?”

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Il problema dello stato di abbandono del Parco Archeologico di Laos, varca i confini comunali e approda sulle emittenti televisive provinciali, che guardano a questo grande patrimonio culturale come un tesoro destinato, ahi noi, a rimanere nell’oblio. - Quanto si legge ina una nota stampa del gruppo di minoranza di Santa Maria del Cedro - “Sono rammaricato di dover sentire parlare ancora una volta dell’incapacità della politica a valorizzare e gestire le risorse del territorio” esordisce il capogruppo di minoranza dell’ Amministrazione Comunale di Santa Maria del Cedro Andrea Napolitano “da consigliere comunale di minoranza chiedo ufficialmente al Sindaco e alla sua amministrazione: chi si sta occupando della valorizzazione e della gestione del Parco Archeologico di Laos?” . In realtà, il patrimonio storico culturale del Comune di Santa Maria del Cedro rappresentato in primis dal nostro Parco Archeologico, vive uno stato di abbandono totale da parte dell’amministrazione comunale, che non si occupa affatto né della promozione né della corretta gestione del tesoro archeologico che contraddistingue il nostro territorio, mostrando, ancora una volta, l’incapacità di intravedere percorsi di crescita e sviluppo che passino attraverso la valorizzazione e la promozione delle immense risorse della nostra terra. Peraltro, la promozione e la corretta gestione delle risorse artistico-culturali, di cui fa parte a pieno titolo il Parco Archeologico di Laos, garantirebbero al territorio, una più ampia offerta turistico-culturale, la riqualificazione del target turistico stesso e la tanto agognata destagionalizzazione del turismo. Allo stato, però, “sembra proprio” – ribadisce Napolitano “ che questo obiettivo sia lontano anni luce dalle menti dei nostri amministratori. Piuttosto, un plauso meritano tutte quelle associazioni che, tra mille difficoltà, cercano comunque di far risorgere alcuni luoghi e risorse che diversamente resterebbero completamente dimenticati o inesplorati. L’auspicio di questo gruppo di minoranza è che prima possibile l’amministrazione di Santa Maria del Cedro prenda coscienza dell’immenso patrimonio di cui gode il nostro comune e s’impegni finalmente a valorizzarlo ed a gestirlo in maniera adeguata, visto che chi arriva davanti ai cancelli del Parco, oggi, li trova chiusi con tanto di catena e lucchetto, senza un custode o, meglio ancora, senza traccia di una figura specializzata pronta ad assistere i visitatori sotto il profilo dell’informazione e dell’accoglienza". Citando letteralmente il Piano Strategico di Marketing Territoriale della Regione Calabria “Il turismo culturale non si riduce alle forme di mobilità che soddisfano il bisogno umano di conoscenza, ma assurge anche a importante fonte di reddito per l’economia di un territorio, esistendo uno stretto collegamento funzionale tra politiche di coesione economica r sociale e ruolo della cultura”. Tutto questo lo merita il territorio e soprattutto lo meritano i cittadini. Diversamente, continuando questa inerzia amministrativa, invitiamo la maggioranza a lasciare poltrone per il bene del paese”.